“Galimberti torni ad ascoltarci”
250 persone sono scese in piazza sabato pomeriggio per contestare il piano mobilità e la politica del primo cittadino
All’incirca 250 persone (300 secondo altre stime) hanno contestato questo pomeriggio a Varese la politica del sindaco Galimberti. La manifestazione organizzata dal centrodestra ha visto mobilitarsi soprattutto cittadini contrari al nuovo piano mobilità. Ma non solo.
(nel video, intervista a Luca Marsico consigliere regionale di Forza Italia ed Emanuele Monti consigliere regionale della Lega Nord)
Il corteo si è riunito alle 14 e 30 in piazza Repubblica, breve sfilata davanti al comune e poi alcuni discorsi dal palco di piazza Monte Grappa. Il segretario cittadino di Forza Italia Roberto Leonardi aveva detto di voler portare in piazza quattrocento persone, sono state di meno ma gli organizzatori specificano: “L’importante era lanciare un segnale – osserva Leonardi – e far sapere a tutti i varesini che c’è chi sta lavorando per cambiare le cose in città”.
Il cartello di apertura del corteo non era dedicato al dialogo, ma era invece un attacco al sindaco: “#Galimbertigohome”. “E’ vero, ma si tratta di una provocazione – osserva Roberto Puricelli di Forza Italia, già vicesindaco – sappiamo che il sindaco non può dimettersi ora, ma ascoltare di più la gente è importante e dovrebbe dare una svolta in questo senso”.
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E’ stata invece rispettata la richiesta di non avere bandiere di partito, erano presenti solo bandiere italiane.
In piazza c’era molto personale politico dei partiti, dall’europarlamentare Lara Comi di Forza Italia, i consiglieri regionali Luca Marsico di Forza Italia ed Emanuele Monti della Lega.
“E’ la vecchia idea della sinistra che i cittadini vadano educati. E’ questo che stiamo contestando – dice Raffaele Cattaneo presidente del Consiglio Regionale presente alla manifestazione insieme ad altri esponenti del centrodestra tra cui Lara Comi e Luca Marsico – Mai scommettere sulla loro capacità di ragionare, pensare e proporre idee. Questa modalità non funziona, l’esperienza lo dimostra: il sindaco dovrebbe tornare ad ascoltare i cittadini”.
Ma anche alcuni comitati civici. Le infermiere dell’ospedale Del Ponte hanno poi contestato dal palco il nuovo piano sosta che “rende pericoloso andare a recuperare l’auto in una zona defilata della città e senza alcun controllo”.
“Io non sono qui solo per le strisce blu – ha detto invece un’altra varesina – sono qui perché di questa amministrazione contesto tutto: voglio sapere che cosa sarà della caserma, se avremo un teatro e stazioni nuovo e sicure”.
Sul palco ha preso la parola anche una rappresentante del comitato di via Biansizza che ha accusato l’amministrazione di non aver ascoltato le ragione di residenti. Appelli a un cambio di passo sul dialogo o critiche molto nette sono arrivati anche da Paolo Orrigoni della Lista Orrigoni, Carlo Baroni e Giovanni Chiodi di Alternativa Popolare, Salvatore Giordano di Fratelli d’Italia, Gaetano Iannini di Alternativa Costruttiva, Giacomo Cosentino di Orizzonte Ideale, Carlo Piatti segretario cittadino della Lega Nord.
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Galimberti, si rassegni…non avrà vita facile. Questo perché ha osato toccare uno dei privilegi a cui i Varesini si son sempre dimostrati tra i peggio educati d’Italia….ovverosia l’automobile. Il Varesino DOC deve poter parcheggiare dove vuole, come vuole e soprattutto gratis.
Ora ovviamente lei verrà accusato di essere l’unico colpevole di problematiche che ormai si trascinano da decenni, la caserma, le stazioni, i cambiamenti climatici e anche lo smog.
Galimberti ha osato troppo ma purtroppo l’ha fatto con l’elettorato sbagliato.