Il contratto della scuola è scaduto da 10 anni sindacato unito per il rinnovo
L’occasione delle assemblee è importante per riflettere su un rinnovo che deve intervenire su un contesto inevitabilmente mutato nel corso del decennio
Il contratto della scuola è scaduto da ormai dieci anni con una progressiva perdita del potere d’acquisto, oltre il 12% negli ultimi sei anni. Una situazione che il sindacato (Cgil, Cisl, Uil e Snals) sta affrontando in modo unitario, come hanno ribadito in una conferenza stampa Carlo Brunati , segretario Cisl Scuola dei Laghi, Francesco Aretano, segretario Uil scuola Varese, e Alessandro Viggiano, segretario FLC Cgil di Varese. (foto: precari all’inizio dell’ano scolastico)
I rappresentanti dei tre sindacati hanno informato sulle assemblee programmate nei vari distretti durante il corso del mese di novembre per i lavoratori della scuola, che avranno lo scopo di presentare la bozza di rinnovo del contratto nazionale di settore e far riflettere su uno scenario globale che in questo lungo periodo di vacanza contrattuale ha portato con sé parecchi cambiamenti sia dal punto di vista sociale che economico.
Il percorso unitario di confronto con il mondo della scuola parte dall’accordo del 30 novembre 2016, condiviso fra le organizzazioni sindacali e il Governo, con cui sono stati concordati alcuni punti fermi su cui aprire il negoziato sul rinnovo dei contratti nel pubblico impiego e , nel caso, del comparto istruzione e ricerca.
L’occasione delle assemblee è importante per riflettere su un rinnovo che deve intervenire su un contesto inevitabilmente mutato nel corso del decennio e deve costituire un punto di svolta per una ridefinizione sia della retribuzione che per un riconoscimento della dignità professionale dei lavoratori del comparto. Il contratto nazionale deve fare chiarezza: occorre ritrovare al tavolo la dignità della partecipazione sindacale alla concertazione e quindi l’agibilità dello stesso sindacato alla stessa materia della contrattazione , che deve essere ampia e far diventare il contratto nazionale l’unico riferimento normativo cui affidarsi. Fra le tematiche da discutere al tavolo negoziale, fra le tante, i finanziamenti che da più parti confluiscono (quali quelli destinati per esempio all’alternanza scuola-lavoro), che devono diventare oggetto di contrattazione di secondo livello o anche il riconoscimento del valore delle decine di professionalità intermedie che fanno funzionare la scuola, laddove il valore della professionalità deve essere riconsiderato e riconosciuto.
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