Sparks fa il pieno di fan al Maga
Nicholas Sparks ha parlato a Duemilalibri di fronte a 500 persone arrivate da ogni dove per vedere dal vivo l'autore dei loro libri preferiti
Centinaia di persone hanno atteso al museo Maga Nicholas Sparks, scrittore di fama mondiale e uomo di punta di questa edizione di Duemilalibri. La “sala degli arazzi”, che è stata adibita per l’evento, ha ospitato quasi 500 persone, molte delle quali in piedi durante tutta l’intervista. Carola Bianchi (stylist della rivista Elle) ha condotto l’intervista allo scrittore, qui per presentare il suo ultimo libro, ‘La vita in due (edito da Sperling & Cupfer)’.
Il museo Maga ha gestito bene un evento importante per la città, con numerosi volontari che hanno dato una mano importante.
Su Sparks i numeri, come riportati da Carola Bianchi, parlano chiaro: 20 libri, tutti New York Times bestseller, oltre 105 milioni di copie vendute in tutto il mondo, in oltre 50 paesi. Dai suoi libri sono tratti 11 film. Come fa quindi uno scrittore, a quasi 53 anni e con tutti questi successi alle spalle, a trovare ancora stimoli; che obiettivi può avere? “Semplicemente non ci penso. Tra poco uscirà un altro libro (a novembre, ndr), vorrei fare altri film. Non miro a qualche obiettivo in particolare, mi metto a scrivere e basta. Penso solo giorno dopo giorno”.
Nicholas Sparks comincia a parlare quindi dei suoi personaggi, partendo da Russell Green, il protagonista del romanzo presentato, e di come vengono alla luce. “E’ sempre interessante creare un personaggio. Parto innanzitutto dagli elementi di base: genere, età, lavoro, il suo background. Poi, quando mi metto a scrivere, comincio a pensare alla sua voce. Infine, penso alla sua mente, a come vede se stesso, come vede il mondo. Ma tutto questo solo scrivendo, cancellando, riscrivendo”.
“Ovviamente mi ispiro a le persone che conosco, ai miei amici e famigliari. Nei miei personaggi c’è sempre qualcosa delle persone a me vicine. Ne ‘I passi dell’amore’, ad esempio, ho preso ispirazione da mia sorella e la sua battaglia contro il cancro”. La domanda sorge spontanea e viene posta in seguito anche da una fan; si può dire che Russell Green sia un alter ego dello stesso scrittore, avendo avuto esperienze simili (anche Sparks, come il suo personaggio, ha vissuto un divorzio doloroso, ndr)? “Certamente in questo libro c’è qualche elemento autobiografico, così come in tutti gli altri. Quindi sì, in parte è così”.
Carola Bianchi, parlando del libro e dello stretto rapporto che si crea tra il padre, Russell Green e la figlia London, vuole saperne di più dello scrittore e del suo rapporto con i suoi cinque figli: “Ovviamente il mio rapporto con loro è differente da quello descritto nel mio libro, essendo i miei figli un po’ più grandi. Ma il mio legame con loro è buonissimo. Anch’io tuttavia, come Green, mi interrogavo spesso su me stesso, mi chiedevo continuamente se fossi veramente un buon padre. La cosa più importante per me comunque è che i miei figli crescano sani e produttivi.
Per Nicholas Sparks, l’autore deve necessariamente essere coinvolto emotivamente con i suoi personaggi: “Ho una regola; i miei personaggi non possono provare un’emozione che io non abbia già provato”.
La Bianchi, citando un passo del libro, pone la fatidica domanda: “L’amore vince sempre?”. “No, sfortunatamente”, risponde secco Sparks, ”ma credo ci siano due emozioni nella nostra vita: amore e paura. Quando si è arrabbiati, si ha paura di una determinata situazione. Le cose negative derivano sempre dalla paura, quelle belle dall’amore. L’amore non vince su tutto; amo i miei genitori, ma purtroppo li ho persi quando ero giovane. L’importante per me è portarli sempre nel cuore”.
Nicholas Sparks, infine, vuole dare un consiglio alle giovani donne single che vorrebbero trovare un uomo (su richiesta di una fan): “La cosa più importante è essere sempre se stessi e felici di esserlo. Non puoi fingere di essere qualcun altro. L’onestà deve poi essere una caratteristica fondamentale. I miei personaggi sono sempre onesti.”
L’intervista scorre liscia, l’autore risponde con calma alle domande e anche con un po’ di leggerezza. Pur toccando anche temi molto delicati, non vi è mai tristezza o eccessiva serietà nella sua voce. Una volta finita, Sparks si concede quindi molto disponibilmente ai fan per le firme del suo libro.
Uno scrittore celebre in tutto il mondo, un’ottima figura per la città di Gallarate (erano presenti il sindaco Cassani e l’assessore alla cultura Peroni) e una pagina importante per Duemilalibri, giunta alla 18esima edizione e con davanti ancora diversi incontri interessanti. Ricordiamo anche che sul sito e sulla pagina facebook si possono trovare tutte le informazioni di questa edizione della manifestazione.
Marco Caccianiga
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