Il Comune di Cardano organizzerà incontri sull’ospedale unico
Approvata all'unanimità una mozione che chiede di discutere apertamente sull'ipotesi del nuovo ospedale tra Gallarate e Busto, che dovrebbe sostituire i due esistenti

Tutti d’accordo, sulla necessità e opportunità di discutere del futuro ospedale unico Gallarate-Busto. La richiesta di incontri di approfondimento sul tema ha messo d’accordo tutte le forze politiche, a Cardano al Campo: la mozione «approvata all’unanimità».
La mozione parte da punti condivisi (il diritto alla salute,la necessità di un coinvolgimento delle popolazioni, il primato del malato su considerazioni economiche) e impegna il sindaco e l’amministrazione “a organizzare momenti informativi sul progetto dell’ospedale unico, aperta ai cittadini e alle cittadine e alle diverse posizioni sul progetto, al fine di rendere partecipe la cittadinanza a una scelta così importante e al fine di permettere agli amministratori di conoscere ed affrontare le problematicità che i cittadini e le cittadine pongono”. Un obbiettivo “neutro”, che non prende le parti e che ha consentito dunque la convergenza massima tra centrosinistra, M5S e centrodestra.
Il testo è stato proposto in aula dal consigliere Movimento 5 Stelle Vito Sessa ed è stato alla fine condiviso da tutta l’assemblea cittadina cardanese.
In aula è intervenuto anche il presidente del consiglio Costantino Iametti: «Sono intervenuto su richiesta del consigliere Giacomo Iametti, che mi ha chiesto di esprimere la mia posizione. Ho detto che, pur non avendo nulla contro la sanità privata, sono per l’ospedale pubblico. Quando mi è successo il fatto del 2013, al fianco di Laura Prati, ero in fin di vita e l’ospedale pubblico mi ha salvata».
Il Comitato per il diritto alla salute, che ha sostenuto la mozione, “ringrazia tutti i consiglieri comunali che hanno approvato la mozione all’unanimità”. Il Comitato aveva già organizzato volantinaggi a Cardano, una delle prime località toccate dopo le diverse tappe dei gazebo a Gallarate e Busto. «Nell’ambito della discussione – spiega Salvatore Petrenga, del Comitato – si è entrati anche nel merito della questione e si è detto che di questo passo si arriverà alla completa privatizzazione della sanità, che gli ospedali non devono essere visti solo sotto l’aspetto economico e devono seguire criteri economici che non possono essere simili a quelli di una fabbrica di bulloni, che una decisione del genere potrebbe portare a insoddisfazione da parte dei cittadini ma anche da parte degli operatori sanitari».
Il comitato ora chiede al Comune di avviare i momenti di confronto sul tema (ovviamente il Comitato rappresenterebbe la voce del No al nuovo insediamenti) e «auspica che mozioni del genere vengano presentate ed approvate anche in altri Consigli Comunali del Varesotto».
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