Nuovi arredi e 100 libri per la scuola al Del Ponte
La Fondazione Il Ponte del Sorriso ha consegnato l'arredamento all'ospedale dove nel 1993 aprì la prima scuola, pioniera di una rete nazionale che conta 167 sezioni
Il Ponte del Sorriso Onlus ha consegnato oggi i nuovi arredi e le nuove attrezzature per la scuola in ospedale. E ben centinaia di libri da 0 a 13 anni sono stati donati da Giunti al Punto delle Corti, che hanno trovato posto nella nuova libreria.
Erano presenti le autorità scolastiche, il dr. Luigi Macchi dell’Ufficio Scolastico Territoriale, la Preside dell’Istituto Comprensivo Anna Frank, dott.ssa Chiara Ruggeri, e i Direttori Amministrativo, dott.ssa Paola Bianco e Sanitario dott. Carlo Alberto Tersalvi dell’ASST Settelaghi e la dott.ssa Cinzia Bogazzi delle Corti, oltre a Emanuela Crivellaro de Il Ponte del Sorriso Onlus che ha sempre sostenuto l’importanza della scuola in ospedale.
Fu una delle prime conquiste, quando ancora il diritto allo studio nei reparti era poco conosciuto. Ufficialmente la scuola in ospedale ebbe il suo primo riconoscimento dal Ministero dell’Istruzione nel dicembre 1986, ma quasi nessun ospedale ne aveva colto l’opportunità e ci sono voluti parecchi anni prima che si diffondesse.
Da veri pionieri, dunque, a Varese nel settembre 1993, partì il primo giorno di scuola per i bambini ricoverati al Del Ponte.
L’anno dopo fu la volta di Tradate e qualche anno dopo ancora di Busto, grazie alla sollecitudine del Ponte del Sorriso, ma anche alla sensibilità delle Istituzioni Scolastiche.
Oggi, sul territorio nazionale, sono presenti ben 167 sezioni, che vedono coinvolti 765 docenti e oltre 62200 bambini che ogni ne usufruiscono.
Margherita Bongiorno è la maestra che da 8 anni ha la responsabilità didattica della scuola in Pediatria a Varese. Quest’anno si è aggiunto Cristofaro Imperatore, docente di scuola superiore, una vera novità nel panorama nazionale, in quanto solo pochi e grandi ospedali pediatrici possono vantare la presenza della scuola di secondo grado.
Non solo continuità degli studi, ma possibilità di credere e investire nel futuro nonostante la malattia. Per i bambini, infatti, e le loro famiglie l’attività ludica ed educativa, che Il Ponte del Sorriso garantisce ogni giorno dell’anno per 365 giorni, e la scuola che i bravissimi insegnanti assicurano, rappresentano la quotidianità della vita e la speranza di un ritorno a casa per riprendere i ritmi di sempre.
La malattia non deve interrompere, neanche se si tratta di una fase acuta che dura pochi giorni, il normale percorso di crescita di un bambino o di un adolescente.
Un lavoro di sinergia, dunque, quello tra gli insegnanti e gli educatori e i volontari de Il Ponte del Sorriso, che si manifesta con una proficua collaborazione contenuta in una convenzione tra Il Ponte del Sorriso e l’Ufficio Scolastico Territoriale, che riguarda tutto il territorio provinciale.
Vi sono anche volontari che conoscono le lingue o sono stati a loro volta docenti in qualche specifica materia e possono mettere a disposizione della scuola in ospedale le proprie competenze.
Un lavoro di squadra per un obiettivo comune: il benessere dei bambini.
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