Votato in giunta il bilancio. “Facciamo tagli intelligenti”

In giunta il primo passaggio del bilancio 2018. 400mila euro in meno al Puccini, in previsione della statizzazione, ritoccata la spesa sociale, previsti più oneri di urbanizzazione

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«Tagli intelligenti». È la definizione del sindaco Andrea Cassani, sul bilancio 2018. «Niente lacrime e sangue, è un bilancio equilibrato», aveva già anticipato nei giorni scorsi, nel mezzo della polemica sui tempi di approvazione del documento.

Ora, le sintesi sul bilancio sono sempre parziali e certamente il dibattito nelle prossime settimane non mancherà, sull’interpretazione e sui singoli provvedimenti, sulle scelte che si possono leggere in controluce. Cassani, di suo, parte dai tagli fatti per ridurre la spesa, «un taglio complessivo di 1 milione 300mila euro», ripartiti in particolare su alcune voci.

Quella più consistente è quella della spesa per l’Istituto Musicale Puccini, «che passa da 520 a 100mila euro». Una taglio che sembra devastante, ma che Cassani spiega, «anche in virtù della probabile statizzazione promessa più volte dall’onorevole Senaldi» (parlamentare uscente, Pd, che ha seguito la partita a Roma). «Il Puccini ha in cassa 550mila euro, una dotazione che servirà per quest’anno. Se poi diventerà statale, ci sembrava stupido lasciare in cassa tutti quei soldi». I 100mila euro garantiranno – dice Cassani – un margine comunque sufficiente di manovra. Al taglio si accompagna poi anche una voce positiva: «38mila euro di borse di studio riservate agli studenti residenti a Gallarate».

Se la voce del Puccini è una (o al massimo due, se si considerano le borse di studio), diversi sono i capitoli su cui si articola la manovra sui servizi sociali. Con un segno meno su molte voci: «La premessa è che tra stanziato e presunto accertato, nel 2017, c’è già una differenza di 150mila euro» dice il sindaco. Cioè: un primo, limitato margine per intervenire c’è. Ciò detto, il taglio è così articolato: -200mila sulla tutela minori, «recuperati nel nuovo contratto con la 3SG»; -90mila euro su assistenza disabili («ma copriamo in totale la spesa disabili ricoverati»); -60mila sui servizi per disabili; -200mila su ricoveri anziani in istituti, «ma anche qui garantiamo comunque copertura di tutti i soggetti». Il tutto accompagnato dalle verifiche su chi abbia davvero diritto al sostegno per le misure, là dove prevedano accesso in base al reddito. Positiva invece la variazione di 40mila euro per garantire «l’esternalizzazione degli asili nido». «Rimane intoccata la quota per l’assistenza scolastica disabili, che vale 680mila euro».

Altro capitolo, il fondo per la Fondazione Scuole Materne, che nel 2017 creò molte polemiche, perché associato agli aumenti di tariffe. Anche in questo caso la spesa a bilancio viene contratta «Da 1 milione di costo standard eravamo scesi a 900mila già lo scorso anno, quest’anno scendiamo a 800mila, perché hanno sbloccato una fidejiussione da 100mila vecchia di trent’anni». Gli 800mila euro vengono considerati dotazione adatta, «nonostante la riduzione del numero di iscritti per garantire il rispetto degli standard e a fronte delle nuove tariffe per nuovi iscritti già introdotte».

A fronte di scelte impegnative sul capitolo del sociale, secondo Cassani minori saranno le manovre sui capitoli della spesa dei servizi tecnici e sul fronte delle entrate straordinarie. «Abbiamo tagliato qualcosa sulla manutenzione strade ma abbiamo aumentato le entrate da oneri di urbanizzazione, portandoli a 1,8 da 1,350 dello scorso anno», a fronte di alcuni interventi residenziali e commerciali avviati.

Sulle tariffe il sindaco rivendica anche l’aumento «al massimo possibile» del coefficiente della Tari (tassa rifiuti) «per sale Slot, banche e grande distribuzione, con conseguente risparmio per altre categorie».

Fin qui i punti sottolineati dal sindaco. Ora il documento dovrà passare al consiglio, che prevede più passaggi (commissione con discussione, presentazione in aula, approvazione), in cui certamente si discuterà delle scelte. Cassani è convinto che sia «un bilancio di buon senso, nonostante i tempi difficili, con tagli attenti e intelligenti».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Febbraio 2018
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