Laboratori creativi per chi soffre di demenza

Progetto Rughe di Gavirate e ReMida Varese, con la collaborazione della Provincia di Varese, insieme per il benessere di chi ha patologie degenerative con diminuzione cognitiva. Open day il 3 marzo

L\'inaugurazione dell\'Alzheimer Fest

Il progetto Rughe – Alzheimer Varese, Re-Mida e Croce rossa di Gavirate, con il patrocinio della Provincia di Varese, presentano un progetto finalizzato a rallentare e contenere il declino cognitivo delle persone affette da demenza e non ospedalizzate.

Il percorso nato per affrontare il tema delle demenze, che affligge un numero sempre crescente di persone soprattutto anziane, si pone lo scopo di  sostenere le capacità residue e l’autonomia personale di chi ne soffre, favorire la socializzazione e le relazioni interpersonali, fornire sostegno e sollievo ai familiari e migliorare la qualità di vita del malato e dei suoi familiari, i quali non saranno più “da soli” ad affrontare e sostenere le gravose difficoltà che comportano situazioni di questo genere.

Il progetto intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi attraverso la realizzazione di attività creative e terapeutiche con il riutilizzo di materiali di scarto aziendale grazie al metodo ReMida in spazi opportunamente allestiti, al Chiostro di Voltorre.

Al progetto lavorerà personale altamente qualificato, supportato da volontari debitamente formati, che si alterneranno, in attività di stimolazione cognitiva e autobiografismo, di musica/arteterapia, di rilassamento e socializzazione, di pittura e altre forme di espressività manuale.

Il primo momento ufficiale di avvio di questo progetto è fissato per il 3 marzo, dalle 14 alle 16, al Chiostro di Voltorre, quando si terrà l’Open day.

«L’Alzheimer fest di qualche mese fa ha avuto anche il merito di dare grande energia – ha dichiarato il Consigliere provinciale Cristina Riva – E quello presentato è un progetto straordinario che traccia un percorso di inclusione e condivisione sociale davvero interessante».

« Solo un intervento coordinato tra i vari attori coinvolti nell’assistenza alla persona colpita da malattia di Alzheimer è in grado di fornire al malato le “cure” migliori possibili e più adeguate per rallentare la progressione della malattia e di prevenire la disabilità aggiuntiva – ha commentato il dottor PierMaria Morresi, presidente di Varese Alzheimer – Disabilità che inevitabilmente verrebbe a crearsi qualora un atteggiamento fatalista prevalesse e l’ammalato venisse lasciato a sé. La conseguenza di questa idea di Cura è l’impegno di Varese Alzheimer onlus per favorire lo sviluppo di un” sistema di Cure”, ove le Associazioni siano complementari, di supporto e di stimolo per le Istituzioni a cui spetta il compito di sviluppare una rete clinico – assistenziale adeguata ai bisogni del malato e della sua famiglia affinché possa essere curato il più a lungo possibile nel proprio domicilio. In una città amica di chi si dimentica, una città “Dementia – Friendly” come Varese può e deve trasformarsi . L’obiettivo verrebbe ad essere : contrastare l’isolamento sociale e prevenire l’istituzionalizzazione precoce, con il sostegno delle famiglie che in fase iniziale della malattia scelgono una assistenza domiciliare».

Da fonti ufficiali a livello globale nel 2015 circa 46 milioni di persone anziane erano affette da demenza, cifra destinata quasi a raddoppiare ogni 20 anni. In Italia sono attualmente circa 1,2 milioni, con più di 3 milioni di caregiver, cioè chi a livello familiare presta loro assistenza.

A livello locale nel solo Comune di Gavirate, dove su 9300 abitanti vi sono circa 2700 persone over 65 anni, si può calcolare l’incidenza media nazionale di demenze stabilita nel 9% e quindi stimare un bacino di utenza di 240 persone. Sulla popolazione del Distretto sociosanitario di Cittiglio, di circa 70.000 abitanti, il bacino potenziale di utenza è di 1.400 persone, tra cui molte non assistite se non dai propri familiari.

La sanità cerca di affrontare questa  emergenza con trattamenti farmacologici purtroppo ancora palliativi. L’ IPA (International Psycogeriatric Association) prescrive l’uso, in combinazione con i farmaci, di fondamentali interventi non farmacologici che considerino la storia, gli interessi e le capacità della persona, andando a supportarne e stimolarne le capacità espressive e creative residue. In assenza di trattamenti farmacologici preventivi e/o curativi validi, per contrastare la perdita di memoria sono state approntati metodi e tecniche riabilitative che permettono di rallentare e contenere il deterioramento neuropsicologico e comportamentale della persona, migliorando la loro qualità di vita insieme a quella della famiglia di supporto.

DATE DA RICORDARE
OPEN DAY
di presentazione dei laboratori CreatTivamente: Sabato 3 marzo 2018 dalle ore 10 alle ore 16 presso ReMida Varese al Chiostro di Voltorre

CORSO PER VOLONTARI:
Mercoledì 7 marzo primo incontro dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso
ReMida Varese al Chiostro di Voltorre (complessive 16 ore)

INIZIO LABORATORI
Martedì 20 marzo dalle ore 9.30 alle ore 11.30 presso ReMida Varese al
Chiostro di Voltorre

Contatti
Segreteria progetto: E-mail: progetto.rughe@gmail.com cell. 366 6457422

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Febbraio 2018
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