Notti magiche Openjobmetis: Varese fa perdere la testa a Brescia
Partita da sogno a Masnago: i biancorossi segnano 63 punti nei primi 20' e travolgono la Germani, capolista fino alla vigilia. Il tutto senza Wells, fermo per infortunio. Salvezza in cassaforte

Lasciamo perdere per un momento il risultato finale e riavvolgiamo il nastro di Varese-Brescia all’intervallo: lì la Openjobmetis conduce di 24 punti contro una delle capolista della Serie A e ha giù segnato 63 punti – sessantatré, lo scriviamo anche in lettere come sugli assegni -, mettendo così di fatto le mani sulla vittoria. Una cosa irreale, probabilmente un record nei tempi moderni e un sogno per i 4.300 presenti al palazzetto e per tutti gli altri tifosi a casa.
Una metamorfosi, quella della Openjobmetis, che ha dell’incredibile: la squadra di Caja – che ha vinto 100-72 per la cronaca – centra la quarta vittoria su quattro partite del girone di ritorno, piega l’ennesima avversaria più forte sulla carta (dopo Venezia, Milano e Cantù…) e incassa due punti che in pratica blindano la salvezza con 11 partite di anticipo, visti gli 8 punti di vantaggio su Pesaro. Il tutto senza Cameron Wells, l’ex fardello diventato protagonista nelle ultime settimane, fermato da un infortunio alla mano, e davanti a un pubblico in cui abbondavano i sostenitori della Leonessa, arrivati a Masnago convinti di ripetere il “numero” dello scorso campionato.
Macché, Varese stavolta è stata perfetta e non riusciamo a usare aggettivi meno pomposi: la squadra di Caja ha mostrato un’aggressività pazzesca in difesa, un controllo totale dei rimbalzi (46 a 21…) e una precisione al tiro che fino a poche settimane fa era assolutamente sconosciuta. Con un protagonista assoluto capace di incarnare al 100% tutto questo: Aleksa Avramovic. Il serbo ha segnato 29 punti con il 58% al tiro, subito 6 falli, rubato 4 palloni, retto al tentativo di buttarla in zuffa da parte del solito Moss, odiatissimo dal pubblico e stavolta uscito con le trecce basse dal parquet. Ma se Aleksa è la star di serata, tutti i suoi compagni hanno dato tantissimo: dalla doppia-doppia per Okoye (18+11) alla tripla del 16enne Parravicini. Lasciamo per ultimo Norvel Pelle, quasi certamente ai saluti per andare a Torino e autore di una gara solida e concentrata da cima a fondo. Perderlo proprio ora è un dispiacere.
Adesso la squadra si tufferà nella pausa per ricaricare le pile: peccato da un lato, visto la china presa, meglio dall’altro perché lo staff medico avrà di che riaggiustare (non solo Wells ma anche tanti piccoli acciacchi). Una sosta comunque salutare: la Openjobmetis può respirare a pieni polmoni, su un picco che non è ancora quello della salvezza matematica, ma da cui si vede da vicino nientemeno la Cima Playoff.
COLPO D’OCCHIO
La gente di Varese ci ha preso gusto ed è tornata ad affollare Masnago: altra partita ben oltre le 4.000 presenze nonostante la diretta Rai e il posticipo della domenica sera. Tanti anche i tifosi ospiti, arrivati a sostenere la Leonessa capolista come mai accaduto prima.

PALLA A DUE
Non c’è Cameron Wells sul referto dal lato biancorosso. Il play, che aveva subìto un colpo alla mano destra a Cantù, ha provato fino al mattino a recuperare ma soffre un dolore allo scafoide: nulla di rotto ma attenzione continua da parte dello staff medico. Sul fronte opposto è inutilizzabile il play Traini (anni fa nel mirino di Varese), gioca invece David Moss, subissato di fischi e cori a ogni azione per il suo passato senese.
LA PARTITA
Lo sprint con cui Varese approccia la partita fa subito ben sperare: Avramovic segna 8 punti in fila, Larson aggiunge una tripla e la OJM è subito 11-2. Un punteggio che risveglia il panterone Landry, troppo solo però tra gli ospiti per sperare di ricucire. Così i biancorossi non soffrono il riavvicinamento, trovano un Pelle molto attento e chiudono 29-18 i primi 10′.
Ma è la seconda frazione quella da sogno totale: al bollente Avramovic (neppure Moss con le cattive riesce a fermarlo) si aggiungono un Okoye chirurgico e un Vene da 8 punti in 6′. Varese non sbaglia praticamente nulla (4/6 da 3 nel periodo), straccia quota 50, tocca addirittura i 60 e si ferma a riposare solo quando arriva a un assurdo 63 (a 39).

Brescia dopo la pausa avrebbe il tempo di dare una scossa ma non ci riesce nonostante i tentativi in avvio. Varese rallenta in attacco ma è ancora più dura in difesa, dove piuttosto rischia un anticipo a vuoto ma prova in ogni occasione a sporcare le trame biancoblu. Ancora una volta il tandem Avra-Stan comanda le danze offensive e il terzo parziale allunga ancora di più il divario (84-56) con Brescia che appare in tilt in più occasioni.
IL FINALE
Sugli spalti, a più riprese, la gente dà vita alla “ola” come non accadeva da anni. Michele Vitali prova a mettersi in proprio e riduce un po’ il divario complessivo, ma la Openjobmetis è in pieno controllo: c’è la terza tripla di Larson (prima volta in doppia cifra), c’è la coppia Cain-Pelle che non lascia cadere un rimbalzo, c’è spazio per fare entrare i giovanissimi sui due fronti, perché a un certo punto Diana alza bandiera bianca. E nell’ultimo minuto Matteo Parravicini, stellina dell’under 18, sgancia pure la tripla per fare 100: serata perfetta.
OPENJOBMETIS VARESE – GERMANI BRESCIA 100-72 (29-18, 63-39; 84-56)
VARESE: Larson 11 (1-2, 3-6), Avramovic 29 (7-11, 4-8), Okoye 18 (1-3, 4-7), Ferrero 9 (2-2, 1-3), Pelle 7 (1-1); Bergamaschi, Natali 6 (2-4 da 3), Vene 8 (2-3, 0-2), Parravicini 3 (1-1 da 3), Tambone 2 (1-1, 0-1), Cain 7 (3-5). All. Caja.
BRESCIA: L. Vitali 6 (1-3, 0-3), Moore 6 (3-8, 0-1), M. Vitali 16 (4-7, 2-4), Landry 20 (4-7, 4-8), Hunt 8 (4-7); Mastellari (0-3 da 3), Ortner 3 (1-3), Veronesi (0-1 da 3), Moss 8 (1-1, 2-3), Sacchetti 5 (0-1, 1-4). Ne: Traini. All. Diana.
ARBITRI: Sahin, Sardella, Borgo.
NOTE. Da 2: V 18-28, B 18-37. Da 3: V 15-32, B 9-27. Tl: V 19-21, B 9-14. Rimbalzi: V 46 (10 off., Okoye 11), B 21 (5 off., Hunt, L. Vitali, Sacchetti 4). Assist: V 23 (Larson 5), B 13 (L. Vitali 9). Perse: V 19 (Avramovic, Pelle, Tambone 3), B 11 (Moore, Hunt, M. Vitali 2). Recuperate: V 6 (Avramovic 4), B 11 (Mastellari, Landry, Moss 2). Usc. 5 falli: nessuno. F. antisportivo: Moore (22.40). Spettatori: 4.217. Incasso: 61.116 euro.
CLASSIFICA: Avellino, Venezia, Milano 28; Brescia 26; V. Bologna, Torino 22; Sassari 20; Trento, Reggio Em., Cantù 18; VARESE 16; Brindisi, Pistoia 12; Capo d’Orl. 10; Pesaro 8.
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