“Più facili i cambi di casacca a Varese”
Fa discutere una proposta di aumentare i gruppi misti in consiglio comunale, potrebbero preludere ad alcuni colpi di scena
I cambi di casacca in parlamento fanno tanto discutere, ma anche in consiglio comunale c’è aria di grandi manovre: una proposta di riforma del regolamento del consiglio è stata appena presentata e avrà l’effetto, se approvata, di rendere la vita più facile a chi vuole abbandonare il partito con cui si è stati eletti . Si potranno costituire fino a tre gruppi misti.
(nella foto, il consiglio comunale in trasferta al palasport)
Vuol dire che chi intende cambiare partito, dopo le elezioni, non sarà vincolato ad aderire a un unico gruppo misto; si potranno creare fino a tre nuovi partiti, con l’unico obbligo che vi siano almeno uno di opposizione e uno di maggioranza. Oggi esiste un unico consigliere del Gruppo Misto, Gaetano Iannini, che proviene dalla lista Galimberti e cioè dalla maggioranza di centrosinistra. Dunque, si profila la possibilità che anche elementi provenienti dall’opposizione costituiscano un proprio gruppo misto. La proposta è stata presentata proprio da due esponenti di minoranza, Simone Longhini di Forza Italia e Luca Boldetti della Lista Orrigoni sindaco.

Luca Boldetti, Lista Orrigoni
La domanda più importante è la più ovvia. C’è qualcuno che vuole cambiare casacca? Secondo Gaetano Iannini sì, sarebbe proprio così: “Dopo il 5 marzo ne vedremo delle belle – afferma – la proposta mi sembra un po’ strana. Il gruppo misto di cui faccio parte io, oggi, è di maggioranza o è di opposizione? Personalmente io sostengo il forzista Luca Marsico elle elezioni regionali. Sarebbe invece da chiarire la posizione di Simone Longhini di Forza Italia. Come mai presenta una proposta che sembra essere l’anticamera di un cambio di casacca, ed è candidato alle regionali con Forza Italia?”

Gaetano Iannini, Gruppo Misto
Longhini risponde a stretto giro: “In realtà questa specifica proposta è del consigliere Boldetti – afferma – e rientra in un pacchetto di modifiche che sono state presentate per semplificare le procedure, e valorizzare il ruolo del consiglio, aumentando i tempi a disposizione per gli interventi dei consiglieri comunali”.
Il consigliere Boldetti a sua volta dice che la proposta sui gruppi misti non è esattamente una sua idea: “Mi è stata consigliata dai tecnici del comune – risponde il giovane consigliere – per evitare casi di incompatibilità tra persone. Quando Iannini abbandonò la lista Galimberti non volle aderire al gruppo Misto perché ne faceva già parte il consigliere Mauro Gregori con cui era in disaccordo, nonostante anch’egli fosse uscito dalla lista Galimberti”.
Che farà il consiglio comunale? Il Pd sembra dubbioso, ma tra le proposte vi è quella di dare due rappresentanti in commissione ai partiti che hanno più di 8 consiglieri e il Pd ne ha 13. C’è aria di primavera.
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