«Dacci l’oro o ti tagliamo le dita»
Anziana rapinata nella sua abitazione in pieno centro dai falsi addetti dell’acqua. Indaga la polizia locale. L’identikit dei malviventi, visti in zona
Uno robusto e con giacca beige, sul metro e ottanta. L’altro con una divisa blu che si spaccia per agente della polizia locale.
Questo l’identikit dei due malviventi che nella mattinata di martedì scorso, 27 febbraio, verso le 8.30 hanno prima raggirato, poi minacciato e aggredito una donna di 67 anni in via Garibaldi a Vergiate, in una corte in pieno centro e a poca distanza dal palazzo municipale.
I fatti sono racchiusi in una denuncia che l’anziana ha sporto al comando di polizia locale che sta eseguendo le indagini e raccogliendo elementi per dare un nome e un cognome alla coppia di malviventi che non hanno esitato a minacciare e a picchiare la donna vittima del raggiro col trucchetto dell’acqua inquinata.
Il finto tecnico del Comune, quello con la giacca beige suona il campanello, chiede di vedere l’acqua che esce dal rubinetto sostenendo che è inquinata da vermi e mercurio e che è pericolosa: se l’oro e i contanti non vengono “isolati” e messi subito nel frigorifero, può avvenire un’esplosione. “Non ci crede signora? Guardi qua”: e tira fuori un apparecchio con cui esegue un’analisi posticcia.
Follia pura. La signora è confusa, non sa cosa pensare quasi ci casca anche perché alla porta si presenta il complice, quello vestito da agente, con tanto di distintivo patacca sulla giacca.
A quel punto i due vengono fatti uscire e la padrona di casa sale al piano superiore per cercare di mettere in salvo i gioielli che ha in cassaforte ma sulla soglia della camera arrivano i due delinquenti che la immobilizzano, la prendono a schiaffi e la fanno inginocchiare. Arrivano pugni in testa, per i quali la donna perde un dente, e le minacce, pesanti: «Se non ci dai il resto ti tagliamo le dita».

Lei risponde che non c’è altro, e i due dopo un po’ se ne vanno portandosi via oro e contanti per un migliaio di euro.
La vittima viene soccorsa e medicata e presenta denuncia alla polizia locale di Vergiate (nella foto), che cerca testimoni nella zona.
Fatti analoghi, per ora, nelle vicinanze non se ne sono verificati, non con questa violenza. Da una prima verifica, però, sia a Sesto Calende, sia a Castelletto Ticino sono stati avvistati due soggetti con l’identikit simile a quello riportato dalla donna.
Il consiglio è sempre quello di prestare la massima attenzione quando qualcuno suona alla porta: nel dubbio c’è una sola cosa da fare: chiamare il 112 e farsi passare le forze dell’ordine.
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