All’ombra della funicolare sgorga la birra “targata Varese”
Simone Collitorti gestisce il "Linea Ottantotto", locale che ha raccolto un'antica eredità e che partecipa all'iniziativa per i 140 anni del Birrificio Angelo Poretti
A pochi passi dalla funicolare del Sacro Monte, proprio sotto l’inizio della via sacra, ha sede un locale storico (nei muri) ma molto giovane (nella gestione), che ha da poco intrapreso una nuova via di successo: Linea Ottantotto. Quello che è uno dei nuovi ritrovi trend di Varese ha un’anima antichissima, e una spina per la birra rigorosamente “made in Varese”, firmata cioè dal Birrificio Angelo Poretti.
«Questo locale è stato per anni il capolinea della tramvia che dal centro di Varese arrivava al Sacro Monte. Da sempre, quindi, in questo luogo ha avuto sede un bar, tradizionale punto di sosta per i viaggiatori» ricorda Simone Collitorti, l’attuale gestore della struttura. «Ora lo abbiamo cambiato profondamente – prosegue – pur mantenendo la storica posizione e presentando all’interno uno stile che vuole evidenziare la sua storicità. Oggi possiamo definire il Linea Ottantotto una pizzeria-gintoneria, ma qui faccio anche cucina: insomma è un bistrot aperto sia al mattino (10-15) sia alla sera, con una bella scelta di gin, per chi ne è appassionato».
E poi, naturalmente, non manca la scelta delle birre, legate alla gamma “targata Varese. «Mettere sul bancone tre spine di birra Poretti è una nostra scelta: lo abbiamo fatto perché ci piaceva l’idea di valorizzare i prodotti del territorio, ma anche a causa del nuovo metodo di spillatura che permette di mantenere costante la freschezza della birra dal primo all’ultimo bicchiere».
Il taglio “bistrot con cucina” del Linea Ottantotto influisce anche sulla scelta delle birre da parte degli avventori: «La più richiesta da noi è la lager chiara “4 Luppoli” – confessa Collitorti – probabilmente perché è molto apprezzata per accompagnare i pasti».
Designer di interni per formazione, Simone Collitorti è arrivato alla ristorazione grazie a un curioso percorso personale («Mi lasciò la mia fidanzata e cambiai vita. Ora lei è diventata mia moglie…») che lo ha portato a fare gavetta in un ristorante di Ibiza, gestito da un amico. «Al mio ritorno ho conosciuto la proprietaria delle mura di questo locale: il 18 aprile 2016 ho aperto i battenti». Dando però grande attenzione all’aspetto dell’estetica e degli interni: «Ho voluto mantenere la particolarità del bar originale e ho recuperato gli arredi in alcuni mercatini. Il bancone su cui campeggiano le spine del Birrificio Angelo Poretti è ricavato dalla boiserie che ricopriva i muri».
E proprio su quel piano, gli appassionati “cercatori di timbri” che stanno animando l’iniziativa #140annidiluppoli, arrivano a porre il sigillo sul proprio passaporto. «Sono in molti a essere passati di qui con la scusa del concorso» conferma Simone. «Del resto la funicolare è un luogo simbolo di Varese, proprio come la birra». Come dire: è quasi naturale farsi spillare in questo posto una bevanda legata in modo così stretto alla Città Giardino.
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