A Jerago con Orago la campagna elettorale corre
Tre candidati sindaco già in pista, tra presentazioni, gazebo in piazza, pieghevoli inviati a casa: a due settimane dall'ufficializzazione delle liste si fa già sul serio
Altrove le grandi manovre dei partiti sono ancora in corso, c’è chi si affanna nel cercare sostenitori, chi ancora mantiene segreto il proprio candidato sindaco. A Jerago con Orago no: i tre candidati sindaco sono già definiti, a due settimane dalla scadenza fissata per la presentazione delle liste.
Lo si è visto già in questa settimana e, in particolare, domenica, quando la piccola piazza del paese ha iniziato ad ospitare i gazebo elettorali.
A inizio settimana l’area del centrosinistra – che ancora non l’aveva fatto – ha ufficializzato la corsa di Matilde Ceron, trentenne pronta alla sfida. Al di là del nome (già anticipato nelle settimane passate ma non ancora ufficiale), giovedì si è tenuta la presentazione del progetto di JeragOrago per Tutti, partito già nei mesi scorsi dal confronto con associazioni e singoli. E domenica Ceron è arrivata in piazza con il gazebo.
Nessun gazebo, ancora, per Emilio Aliverti. «Li faremo da maggio», dice. Ma la lista dell’assessore al bilancio uscente non è stata ferma, sia chiaro. Nei giorni scorsi ha recapitato nelle case un pieghevole che riepiloga il lavoro fatto in dieci anni dalle due amministrazioni Ginelli, rispetto a cui Aliverti si propone in piena continuità: non a caso il libretto si apre con una foto di Ginelli e Cele Daccò (la cui Fondazione è stata partner centrale per l’amministrazione) e si chiude con l’ex sindaco al fianco di Aliverti
Aliverti con Ginelli, nell’ultima pagina del suo pieghevoleChi aveva fato già capolino in piazza già a inizio primavera è Salvatore Marino, il candidato di Gente di Jerago con Orago, ex assessore che ha rotto con il resto della squadra di Ginelli e – da dirigente di Fratelli d’Italia – si presenta con una lista che rivendica il suo ruolo civico, pur avendo al suo interno candidati e componenti politiche (si è molto discusso del ruolo della Lega, divisa in paese).
Marino in piazza con i suoiLo scenario alla fine è questo: tre candidati ufficiali. Di altre sorprese non dovrebbero essercene, neppure dall’inafferrabile universo del Movimento 5 Stelle. Anche se i “portavoce” eletti del Movimento ancora in questi giorni stanno rinnovando la disponibilità a sostenere – nei vari (pochi) Comuni al voto – la formazione di liste pentastellate.
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