Campagna di prevenzione contro l’occhio secco: visite al Circolo
Fino al 31 maggio, l'ambulatorio dell'ospedale di Varese riceverà le donne over 45. È obbligatoria la prenotazione
Ha preso il via anche a Varese la terza edizione della Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi dell’Occhio Secco – quest’anno dedicata esclusivamente alle donne – promossa su tutto il territorio nazionale dal Centro Italiano Occhio Secco di Milano (CIOS) con la collaborazione dell’Università dell’Insubria di Varese e il patrocinio del Ministero della Salute, di Regione Lombardia e della SOI – Società Oftalmologica Italiana.
L’iniziativa prevede, fino al 31 maggio, visite oculistiche gratuite presso 14 Centri italiani aderenti. A Varese, le donne interessate potranno recarsi presso l’Ospedale di Circolo, in viale Borri 57.
Per usufruire dello screening è necessario prenotare la propria visita sul sito www.centroitalianoocchiosecco.it. L’équipe di specialisti guidata dal professor Claudio Azzolini sarà a disposizione per diagnosticare la presenza della patologia e suggerire le opportune terapie.
La Campagna si rivolge soprattutto alle donne over 45, fascia di età più colpita da problemi di secchezza oculare a causa delle delicate fasi di premenopausa e menopausa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la Sindrome dell’Occhio Secco tra i più ignorati e sottovalutati disturbi della società moderna. Le statistiche epidemiologiche rilevano che ne soffre il 90% della popolazione femminile over 45, a fronte di un 25% di uomini over 50. Si tratta di una patologia in grado di limitare la vita sociale e professionale di chi ne è colpito.
Scoperta nel 1950 da Andrew De Roetth, solo nel 1995 la Commissione Internazionale del National Eye Institute l’ha definita come quell’insieme di sintomi causati dall’alterazione del film lacrimale, una sottile pellicola dalla composizione complessa ricca di numerose sostanze nutritive e protettive.
I disturbi più comuni sono: bruciore e prurito insistente, lacrimazione irregolare, scatenata soprattutto da agenti atmosferici o ambientali, necessità di strofinarsi continuamente gli occhi, presenza di secrezioni.
Oggi, grazie alla ricerca scientifica, il medico oculista può diagnosticare in maniera precisa e veloce le alterazioni del film lacrimale, disponendo di strumenti diagnostici d’avanguardia in grado di individuare in maniera personalizzata per ciascun paziente la terapia più appropriata.
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