Premio di 30mila euro per il Piano di zona della Valceresio

Il piano di zona che coordina i servizi per disabili, anziani, minori e famiglie, è stato approvato entro i primi sei mesi dell'anno e ha ottenuto un riconoscimento dalla Regione

Avarie

La rete dei servizi socio-sanitari della Valceresio potrà usufruire quest’anno di 30mila euro in più. Risorse che Regione Lombardia attribuirà all’Ufficio di Piano della valle come “premio” per aver presentato e sottoscritto il Piano di zona triennale per il 2018-2020 entro i primi sei mesi dell’anno.

Soddisfatto Giovanni Resteghini, sindaco di Bisuschio e presidente dell’Assemblea dei sindaci del Piano di Zona di Arcisate, che comprende gli undici comuni della Valceresio: «E’ un buon risultato – dice – che premia un lavoro fatto con attenzione e competenza dall’Ufficio di piano, dalla Comunità montana e dai Comuni. Quest’anno abbiamo scelto di presentare un piano più snello e sintetico, che riconferma comunque tutte le scelte, la struttura e le risorse in materia di servizi socio-sanitari per il territorio della valle».

Il Piano di zona è lo strumento che permette di pianificare e coordinare gli interventi nei settori più delicati, dall’assistenza a disabili e anziani alla tutela dei minori, dai servizi domiciliari alla protezione di donne vittime di abusi fino alla lotta alle dipendenze.

Un ambito vasto e complesso, per il quale in Valceresio l’Ufficio di piano ha a disposizione un bilancio di circa un milione e 300mila euro l’anno. Risorse che sono rappresentate dai contributi erogati dallo Stato attraverso la Regione, cui si aggiungono i contributi dei Comuni della valle, che dall’anno prossimo passeranno dagli attuali 3 euro per ogni cittadino a 3.50 euro.

«Il Piano di zona è uno strumento fondamentale – prosegue Resteghini – che permette di rispondere ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione, mettendo in campo azioni mirate e il più possibile coordinate con i servizi offerti dai Comuni. In Valceresio siamo riusciti ad uniformare abbastanza bene questo aspetto e ora l’obiettivo è quello di portare tutti i Comuni del Piano ad avere lo stesso regolamento. L’aspetto positivo è che le decisioni nelle materie che sono oggetto del Piano vengono prese in modo collegiale tra i Comuni e con la collaborazione della Comunità montana, con la consapevolezza che in questo ambito gli schieramenti politici contano poco, perché in primo piano devono esserci i bisogni dei cittadini».

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Giugno 2018
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