L’incredibile storia della truffatrice rapinata
D'origine francese, era ospite di una parente domiciliata in città. Secondo la Polizia ha tentato un raggiro, però i soldi sono finiti nel mirino di una banda armata di tutto punto
Se ci fosse un produttore, la storia da film sarebbe già bell’e pronta, con sceneggiatura ingarbugliata e gran finale. In cui i rapinatori finiscono in manette e scoprono pure che il bottino frutto del colpo è pure falso. Carta straccia, quasi tutta.
Invece la storia è vera, ma sembra – appunto – un film. La protagonista del film sarebbe una intraprendente ragazza di 21 anni. Con in tasca un passaporto francese, ma origini dell’Est. Dalla Francia arriva a Gallarate, trova casa presso una parente che vive nella tranquilla periferia della cittadina, tanto defilata da non dare nell’occhio, eppure così vicina alla grande Milano.
È lei, la ventenne, che porta all’hotel Hilton vicino alla stazione centrale di Milano un borsone pieno di soldi. Dentro ci sono due milioni di euro. Secondo le indagini delle Volanti e della Mobile, la ragazza deve incontrare dei venditori rimasti misteriosi, due indiani e altri due stranieri, dileguatisi quando è scoppiato il pandemonio.
È metà pomeriggio di sabato, fa caldo, l’afa è opprimente e sembra già incombere la pioggia che arriverà solo a notte. Nella hall dell’Hilton entrano tre ragazzi ventenni, cappellino in testa e abbigliamento estivo ultracasual: rischiano di non passare inosservati, ma puntano a botta sicura sulla meeting room al primo piano, di quelle spesso usate per incontri d’affari, così vicino al “nodo” della stazione Centrale. È lì che, secondo la ricostruzione della Mobile, la ragazza viene “ripulita” del suo borsone: i tre ventenni sono pregiudicati albanesi, all’esterno in un’Alfa 147 blu li aspetta un quarto complice.
Il primo allarme lo danno i passanti, basta quella scena anomala di uomini in fuga per far scattare il senso civico milanese. Le Volanti si precipitano in zona, seguono la 147, arrivano fino a via Bordoni, all’Isola, un tempo quartiere popolare (e di ladri della ligera) e oggi zona à la page. I rapinatori s’infilano nelle cantine di un palazzo ristrutturato di fresco: un poliziotto li affronta, ne ferma uno, gli altri tre fuggono, armati di revolver e semiautomatica. Quando escono in strada trovano la Polizia schierata con le armi in pugno.
Il palazzo di via Bordoni 12, durante la ristrutturazione del 2016Ed è qui che per poliziotti e rapinatori c’è il colpo di scena: i soldi sono falsi. Quasi tutti falsi: dei due milioni di euro in banconote, solo 65mila sono autentici. La ventenne francese rapinata si presenta alla Polizia, rivuole i soldi (almeno quelli veri) e alcuni orologi di lusso. Peccato che soldi e orologi ora siano sotto sequestro, considerati appunto pedine di una truffa “rip deal”. Anzi: secondo la Squadra Mobile, la ragazza di vent’anni non avrebbe fatto tutto da sola, ci sarebbero altri dietro di lei. Nel frattempo la giovane è stata denunciata per truffa, i clienti sono scomparsi tra i turisti della metropoli internazionale, mentre i quattro cittadini albanesi (tra 21 e 27 anni di età) sono finiti in carcere per rapina.
Titoli di coda. Almeno per ora, visto che le indagini vanno avanti.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.