Ravasi “scopre” la Vuelta in supporto di Fabio Aru
Sabato 25 scatta da Malaga la corsa a tappe spagnola: il besnatese è all'esordio in questa gara e sarà pedina importante per lo scalatore sardo
C’è anche un corridore varesino, Edward Ravasi, ai nastri di partenza della 73a edizione della Vuelta di Spagna, la terza grande corsa a tappe del calendario ciclistico internazionale.
Una bella prova per il 24enne di Besnate, che sarà al via del secondo grand tour della propria carriera dopo il Giro del 2017. Per Eddy è anche, in un certo senso, l’occasione del riscatto dopo che la sua squadra – il Team UAE-Emirates – non lo ha convocato per la corsa rosa del maggio scorso, forse pentendosi in seguito vista la cattiva prova complessiva. (foto: Fizza/TeamUAE)
In Spagna (si parte da Malaga, arrivo a Madrid), Ravasi dovrà fare da scorta al capitano della UAE, Fabio Aru, che proprio sulle strade della Vuelta dovrà cancellare il ricordo del pessimo Giro d’Italia, concluso con un ritiro dopo molte difficoltà. Il corridore sardo ha vinto la Vuelta nel 2015 e ha ricalibrato la stagione corrente proprio sulla corsa a tappe iberica.
Il compito di Ravasi dovrebbe quindi essere quello del gregario “da salita”, uno degli ultimi corridori chiamati ad affiancare il capitano nelle tappe più impegnative. Un ruolo che si addice al besnatese che proprio nelle tappe più dure riesce a mettersi in luce. Difficile quindi che per lui ci sia qualche occasione di azioni in libertà, anche se è possibile che la tattica di squadra lo porti a partecipare a qualche fuga in alcune giornate di gara. Di certo, per Ravasi, quella della Vuelta può essere una grande esperienza formativa: il corridore varesotto si è allenato sulle strade di casa dopo una caduta (fortunatamente non grave) al Giro di Polonia e ha rimesso “benzina” nel serbatoio per il finale di stagione, con la Vuelta che è certamente un appuntamento da non fallire.
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