Il Pd rialza la testa. Artusa: “Il nuovo ospedale al posto del vecchio”

Riparte l'attività politica dopo la pausa estiva e il Pd di Busto torna a dire la sua su un tema di grande importanza con il segretario cittadino: "Non buttiamo via i soldi"

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Dopo il 4 marzo la presenza del Partito Democratico sul territorio si è ridotta in modo evidente e ne è consapevole anche il segretario cittadino del Pd Maurizio Artusa.

A lui abbiamo chiesto quale sia il morale della truppa democratica di Busto e quali siano i temi sui quali intende spendersi il circolo di viale Repubblica, in vista dell’autunno e a fronte di un’amministrazione Antonelli ormai al giro di boa di metà mandato.

«C’è un po’ di scoramento. Abbiamo subito una sonora sconfitta che non meritavamo. Oggi la comunicazione è l’80% della politica e noi su questo versante abbiamo toppato clamorosamente perchè non abbiamo saputo comunicare quello che di buono abbiamo fatto in questi cinque anni di governo. La disinformazione su Facebook e sui social ci sta tagliando le gambe. Posso capire chi condivide notizie false per mancanza di conoscenza ma in molti diffondono notizie false in modo scientifico».

Perchè non riuscite a controbattere?

«La gente ci dice che non siamo credibili e che non abbiamo diritto di parola perchè adesso vuole vedere questo governo in azione anche se poi, alla fine, prendono le nostre proposte come su Ilva e migranti, col decreto Minniti. Personalmente sto soffrendo molto questa situazione. A metà novembre ci saranno i congressi di circolo con l’elezione dei nuovi segretari e devo ammettere che non ho ancora deciso cosa fare. Pur criticando Renzi per i suoi errori, rimango renziano perchè è l’unico che ha una leadership».

Veniamo a Busto Arsizio. Quali sono i fronti aperti con l’amministrazione? Come intendete dare battaglia?

«Faremo opposizione alla scelta dell’ospedale unico (qui tutti gli articoli sull’argomento), la decisione più importante che è stata presa da quando c’è questa giunta. Stanno mettendo una pietra tombale sull’ ospedale di Busto. La sede scelta per il nuovo ospedale (i terreni di Beata Giuliana attorno alla Cascina dei poveri) non è idonea per la viabilità, e anche Gallarate pagherà le conseguenze».

Quindi vi opporrete al progetto del nuovo ospedale per salvaguardare quelli esistenti?

«No.Come Pd proporremo l’idea di creare un’ospedale completamente nuovo nell’area del vecchio ospedale. Lo spazio c’è e non si va a creare due strutture fantasma (i due vecchi ospedali). Ci sono in ballo 500 milioni di euro, che non sono noccioline».

Che giudizio dà di questa amministrazione?

«Devo dare atto ad Antonelli di essere una persona pragmatica, che bada al sodo. Ha attivato alcuni cantieri in città fermi da anni. Il problema è che sta esaurendo la sua spinta propulsiva. Vedo ricatti in giunta che lo logoreranno con una Lega che vorrà dire la sua sempre di più e Forza Italia che non si ancora bene da che parte sta. Stanno lavorando bene gli asessori Magugliani e Maffioli, per il resto calma piatta. Prendiamo ad esempio il personale del Comune che è da sempre sotto organico, le code all’anagrafe, gli orari di apertura al pubblico mal costruiti. Altro esempio? La casa della salute di Borsano che fine sta facendo? Non è stato possibile inserire nemmeno un medico di base. Mentre la clinica di lady dentiera è ancora lì. Altro tema su cui si sta facendo poco è la sicurezza. Proporrò una mozione per modificare il regolamento di polizia urbana per introdurre il Daspo urbano».

Cosa pensa dell’alleanza delle liste civiche di Busto al Centro e Busto Grande?

«Conoscendo la serietà di Bottini e dei tre consiglieri comunali di Busto al Centro non credo che entreranno in maggioranza. Se lo faranno, appoggeranno la Lega che sta dietro la mala gestione cittadina dal ’93 ad oggi. Noi nel civismo ci abbiamo creduto alle elezioni e quindi credo che questo ci debba essere riconosciuto».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Settembre 2018
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