Quando i “malfattori” diventano attori
Uno spettacolo dal ritmo incalzante ambientato in carcere. Appuntamento domenica 28 ottobre alle ore 16 al salone del convento dei Frati Cappuccini di viale Borri. Ingresso a offerta libera.
La compagnia “Busto A Teatro” presenta “Attori e malfattori” commedia in due atti di Mangano e Torrisi. Domenica 28 ottobre alle ore 16 al salone del convento dei Frati Cappuccini viale Borri 109 varese. Ingresso a offerta libera.
“Attori e Malfattori”, per la regia di Katia Fantato, è una tragicommedia che fa divertire, ma anche riflettere con un susseguirsi di personaggi ricchi di caratteristiche singolari e inaspettate, un continuo gioco di equivoci che tiene il pubblico con il fiato sospeso, con un ritmo incalzante dall’alternarsi di battute e momenti di forte tensione.
La storia si sviluppa tra gag e riflessioni in un ritmo serrato che non allenta mai tensione e attenzione. A metterla in scena, la compagnia Busto A Teatro per aprire una riflessione su temi quali il razzismo, la riabilitazione, la condizione delle carceri e il sentimento di vendetta.
La storia si svolge in un istituto penitenziario dove la direttrice del carcere modello affida la realizzazione di un ambizioso progetto rieducativo a una regista teatrale.
Questa, armata di buona volontà e spirito umanitario, intende effettuare un provino ad alcuni detenuti per un progetto sperimentale di rieducazione penitenziaria. L’arduo compito mette alla prova la direttrice dell’istituto e la stessa regista. I provini si rivelano difficoltosi quando la vita si mescola alla finzione, confondendo ruoli e fatti, mentre l’intreccio si aggroviglia.
La regista è una che ci sa fare e i detenuti, inizialmente interessati esclusivamente allo sconto di pena previsto dal progetto, piano piano si appassionano alle prove. L’epilogo è fuori copione.
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