Una mostra moltiplicata per tre per ricordare Floriano Bodini

Una mostra che avrà tre sedi - a Varese, Gemonio e Milano - per celebrare l'opera realizzata ad Hannover dallo scultore: è quello che è stato presentato stamattina, 2 0tt0bre 2018, in comune a Varese

Floriano Bodini a Lucca

Una mostra che avrà tre sedi – a Varese, Gemonio e Milano – e che celebra il ventennale dell’inaugurazione del monumento di Floriano BodiniI sette di Gottinga” realizzato per la piazza del parlamento di Hannover nel 1998: è quello che è stato presentato stamattina, 2 0tt0bre 2018, in comune a Varese, in attesa della prima delle tre inaugurazioni, quella che avverrà sabato 6 ottobre al castello di Masnago.

A supportare l’evento, a pochi giorni della partenza di un cosi complesso progetto, c’era anche l’assessore alla Cultura del comune di Varese Roberto Cecchi, che ha ringraziato gli organizzatori per un iniziativa cosi ambiziosa, che riporta a un passato vivacissimo dell’arte italiana: «Brera negli anni in cui ha insegnato Bodini era un crogiuolo dell’arte nazionale – ha ricordato Cecchi – Ed è interessante, in queste mostre, la declinazione dell’arte di Floriano Bodini nei confronti della società».

Con lui, c’era anche il direttore dei musei varesini Daniele Cassinelli, e l’organizzatrice dell’evento, la critica d’arte Fabrizia Buzio Negri, che con Bodini ha lavorato fianco a fianco proprio in occasione della grande scultura realizzata per la città di Hannover.

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OTTANTA OPERE ESPOSTE IN TRE SEDI

In tutto, sono più di ottanta le opere esposte: 15 della quali, quelle milanesi nella sede di palazzo Pirelli, sono di giovani artisti di Brera, dove Bodini fu docente per anni, a tema “libertà di espressione”: un lavoro curato dal loro docente, Renato Galbusera, che fu uno dei primi allievi di Bodini per una collettiva che ha il titolo di “I sette di Gottinga nella contemporaneità – Floriano Bodini maestro di Libertà”.

L’omaggio a Bodini è Zivilcourage

Nelle altre due mostre, a Varese e a Gemonio, ci saranno invece anche opere del grande artista scomparso nel 2005: scultore, incisore e medaglista nato a Gemonio, presente con numerosissime opere in musei e collezioni pubbliche e private.

A Varese saranno nell’ambito della mostra “Dal Realismo Esistenziale alla Nuova Figurazione. Gli Anni Cinquanta/Sessanta”, che inaugura sabato 6 ottobre alle 16.30 al Museo Castello di Masnago a Varese e ripercorre la vicenda giovanile di Floriano Bodini all’Accademia di Brera negli anni 50, che si intreccia in amicizia e condivisione con gli artisti del “Realismo esistenziale” presenti nella mostra varesina.

A Gemonio sabato 13 ottobre alle 16.30 sarà invece inaugurato “Zivilcourage” al Museo Civico Floriano Bodini di via Marsala, 11. La mostra, aperta fino al 12 gennaio 2019, intende ripercorrere in maniera ampia l’iter creativo dello scultore Floriano Bodini impegnato in un tema altamente morale, dedicato al monumento a “I sette di Gottinga” per la Piazza del Parlamento di Hannover per cui vinse un concorso internazionale: attraverso disegni, foto, bozzetti e con un contorno di opere di artisti del suo tempo a lui affini per amicizia e per tematica morale.

Il complesso di mostre è a cura di Fabrizia Buzio Negri, che scrisse la presentazione critica nella monografia tedesca “Zivilcourage” dedicata al monumento di Hannover di Bodini e che ha curato nel 1997 la mostra storica presso la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate “Guerreschi e il Realismo Esistenziale”, ed è in collaborazione con la figlia dell’artista, Sara Bodini, Renato Galbusera, il Museo Civico Floriano Bodini/Gemonio, Musei Civici di Varese/Castello di Masnago, gli Amici del Museo Bodini, Palazzo Pirelli di Milano e con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto e di Unipol.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Ottobre 2018
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