Nella biblioteca dove si ascoltano i dischi in vinile (e si curiosa fin da bambini)

La biblioteca cavariese è ospitata nello stesso complesso della scuola, i bambini la scoprono fin da piccoli, attraverso tante attività. E per i più grandi c'è una collezione particolarissima: duemila dischi "come una volta"

Biblioteca Cavaria con Premezzo

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La biblioteca di Cavaria con Premezzo 4 di 20

I bambini la frequentano, la attraversano, la circondano: la biblioteca di Cavaria con Premezzo ha deciso di puntare molto (ma non tutto) sulle fasce d’età dei più piccoli. Una scelta guidata dalla collocazione fisica della struttura di via Fermi: un bello spazio su due piani, inserito nel complesso delle scuole del paese.

«L’aspetto più bello e caratteristico è il rapporto con i bambini, facilitato dal fatto che siamo esattamente di fianco alle scuole elementari e medie» spiega Alice Favaron, entusiasta responsabile della biblioteca, dipendente del Sistema Bibliotecario Panizzi, che gestisce direttamente alcune strutture nei paesi intorno a Gallarate. «È il mio paese delle meraviglie» scherza. «Ogni settimana viene a trovarci una classe della scuola, conosciamo i bambini, loro ci riconoscono: conoscono gli spazi, conoscono le regole della biblioteca, si responsabilizzano».  

Biblioteca Cavaria con Premezzo
La mostra di ottobre, dedicata alle vacanze appena passate

Si parte con le mamme (con il progetto Nati per Leggere), si prosegue con le materne: «Facciamo il trenino della biblioteca, con le stazioni e le letture animate. In prima elementare invece spieghiamo le regole, con il libro “Un leone in biblioteca”: al termine i bimbi ricevono il diploma di lettore» continua Favaron, mostrando appunto un plico di diplomi che aspettano la prossima classe di giovani lettori. Ci sono laboratori come il “Memory delle storie”, le visite settimanali e altre attività che sono legate al Consiglio delle Bambine e dei Bambini, che coinvolge la fascia dalla quarta elementare alla prima media e che per esempio realizzerà un’opera sul tema della pace per l’area esterna.

Si fa un lavoro intergenerazionale («ad esempio per le feste del papà, della mamma, dei nonni») e legato ai tempi dell’anno. Così ad esempio nel mese di ottobre 2018 è in corso la mostra sui libri delle vacanze, che adorna l’atrio della biblioteca: «I bambini hanno fatto disegni e raccontato le loro storie, che abbiamo poi associato ai libri custoditi qui in biblioteca» spiega Daniela Rabolli, che di mestiere fa l’insegnante, è assessore alla cultura in paese e lavora molto proprio tra i libri.

Biblioteca Cavaria con Premezzo
L’assessore Daniela Rabolli e la responsabile della biblioteca Alice Favaron

Cavaria è un paese con un centro molto piccolo e una periferia di villette molto estesa, quasi manca un centro vero (non c’è una piazza vera e propria) e diventano importanti come luoghi di ritrovo gli altri poli: il vecchio Palazzo Comunale divenuto spazio espositivo e appunto la stessa biblioteca, compresa l’area esterna. «Abbiamo proposto le attività di Park&read, attraverso cui le classi vengono coinvolte nelle letture all’aperto, e anche in occasione di Terra Arte Radici abbiamo fatto sempre letture all’aperto» continua l’assessore Rabolli. «E abbiamo organizzato gli aperitivi musicali, dalle 18 alle 20, una volta al mese, chiamando ragazzi adolescenti, per coinvolgere anche questa fascia d’età».

Biblioteca Cavaria con Premezzo

«Pur puntando tanto sulla parte dedicata ai bambini, cerchiamo di non dimenticare tutto il resto» continuano Rabolli e Favaron. Che – entrata nel mondo delle biblioteche grazie al servizio civile – lavora per rendere anche lo spazio di Cavaria una biblioteca moderna a tutti gli effetti, «secondo la nuova concezione di biblioteca come terzo luogo, punto d’incontro, una casa fuori di casa». In biblioteca si può prendere il caffè e sedersi a leggere ammirando intanto le opere esposte dal particolare progetto dell’Artoteca (reso possibile dal Sistema Panizzi). E si può persino ascoltare musica da un disco in vinile, con il suo caratteristico suono caldo: «È un’altra particolarità: una raccolta di vinili, circa duemila,  che ci sono stati donati e che sono ora in corso di catalogazione». Per un appassionato di vinili, è un po’ un piccolo tesoro, con dischi di ogni genere, con le loro grandi buste.

 

LA SCHEDA

La biblioteca conta circa 20.600 documenti (esclusi i vinili), compresa una buona raccolta di Dvd.
I prestiti nel 2018 sono stati 7090.
Orario di apertura: Lunedì 9-12, 15-18; mercoledì 18-20; giovedì 9-12, venerdì 9-12, 15-18
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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 24 Ottobre 2018
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