Via libera alla Camera, il “Decreto sicurezza” è legge

Il provvedimento è stato fin dall’inizio il simbolo della battaglia politica della Lega e del suo segretario il vicepremier Matteo Salvini. Proteste in aula da Pd e Leu, preoccupazione sul territorio anche a Varese tra chi si occupa di accoglienza

decreto sicurezza

Il provvedimento del Governo in materia di sicurezza e immigrazione, che tutti abbiamo imparato a conoscere come “Decreto sicurezza”, è diventato legge dello Stato.

Sullo stesso il Governo ha posto la questione di fiducia e la Camera dei deputati lo ha approvato definitivamente con 396 sì, 99 no. Al via libera, dunque, manca la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Il provvedimento è stato fin dall’inizio il simbolo della battaglia politica della Lega e del suo segretario il vicepremier Matteo Salvini che, non ha a caso, ha parlato di “giornata memorabile”.

La vittoria parlamentare ha prodotto conseguenze diverse tra i banchi dell’emiciclo: in festa Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia; gelo tra i posti del Movimento 5 Stelle che sul decreto hanno visto aprirsi una ferita al proprio interno e dura opposizione e protesta da Pd e LeU i cui deputati hanno indossato maschere bianche sul volto.

«Regole più chiare e stringenti – ha dichiarato il deputato varesino e leghista Matteo Bianchi – che finalmente ci consentono di poter tutelare i nostri cittadini, agendo sulla sicurezza del territorio in maniera incisiva, innanzitutto con il piano sgomberi, l’aumento degli stanziamenti alle Forze dell’Ordine e, ovviamente, con la stretta sull’immigrazione e gli interventi organici sull’antimafia».

Di verso opposto alcune prese di posizione sul territorio come il grido di allarme diffuso dalla “Rete degli amministratori per l’accoglienza” nelle persone del sindaco di Comerio Silvio Aimetti e di Besozzo Riccardo Del Torchio, preoccupati dalle conseguenze prodotte dal decreto sicurezza.

Giovedì 29 novembre è anche convocata una conferenza stampa organizzata dal Tavolo di Coordinamento CAS Varese e Coordinamento Migrante Varese pronti a lanciare un appello per chiedere che vengano rafforzati i percorsi di integrazione.

Questo in sintesi il contenuto del decreto approvato dal Parlamento:

– STRETTA SUI PERMESSI – Si abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da ‘permessi speciali’ temporanei, 6 le fattispecie previste: motivi di salute di particolare gravità; calamità nel paese d’origine; atti di valore civile; vittime di tratta; violenza domestica e grave sfruttamento.

– PIU’ TEMPO NEI CPR – La durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio passa da 90 a 180 giorni. Si introduce la possibilità di trattenere i migranti in attesa di espulsione in altre strutture di Ps, in mancanza di posti nei Cpr, e la possibilità di trattenere i richiedenti asilo negli hotspot.

– PIU’ REATI PER REVOCA ASILO, ANCHE FURTO – Si amplia la platea di reati che comportano la negazione o revoca della protezione internazionale: violenza sessuale, lesioni gravi, rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. Al Senato si aggiunge il reato di furto in abitazione, anche non aggravato.

– VIA CITTADINANZA PER REATI TERRORISMO – La cittadinanza viene revocata ai condannati per reati di terrorismo.

– STOP ASILO DOPO DECISIONE COMMISSIONE – Esame immediato della domanda di protezione internazionale per i richiedenti che hanno in corso un procedimento penale per un reato che in caso di condanna definitiva comporterebbe il diniego della protezione. L’esame scatta per chi ha già una condanna anche non definitiva. In caso di diniego il richiedente deve lasciare l’Italia.

– SISTEMA SPRAR – Potranno accedervi solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati. Chi è già nel sistema vi rimarrà fino alla conclusione dei progetti.

– FINO A 4 ANNI PER CITTADINANZA – Si ampliano i termini (da 2 a 4 anni) per l’istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, che verrà concessa solo se si conosce l’italiano.

– LISTA PAESI SICURI – Esame accelerato delle domande di protezione per chi proviene dai paesi inseriti nella lista.

– BRACCIALETTO ELETTRONICO PER STALKER – Controllo con il braccialetto elettronico degli imputati per maltrattamenti in famiglia e stalking.

– CONTRATTI NOLEGGIO AUTO-CAMION A FORZE PS – Norma voluta dall’antiterrorismo per prevenire attentati con auto e camion contro la folla. I dati di chi stipula contratti di noleggio devono essere preventivamente comunicati alle forze di Polizia.

– TASER A VIGILI URBANI – Si prevede la sperimentazione della pistola a impulsi elettrici anche per i corpi di polizia municipale di tutti i capoluogo di provincia.

– DASPO URBANO – Si estende il Daspo per le manifestazioni sportive agli indiziati di terrorismo e si può applicare il Daspo urbano anche nei presidi sanitari e in aree destinate a mercati, fiere e spettacoli pubblici

– STRETTA SU SGOMBERI – Sanzioni più severe per chi promuove od organizza l’occupazione di immobili (da 2 a 4 anni) e estensione dell’uso di intercettazioni nelle indagini nei loro confronti.

– ACCATTONAGGIO MOLESTO E PARCHEGGIATORI ABUSIVI – Introduzione del reato di ‘esercizio molesto dell’accattonaggio (fino a 6 mesi che aumenta a 3 anni nel caso si impieghino minori) e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi: in caso di utilizzo di minori o di recidiva scatta l’arresto e si rischia un anno di carcere.

– SINDACI DECIDONO SU ‘NEGOZIETTI ETNICI’ – I primi cittadini potranno disporre, fino a 30 giorni, limitazioni agli orari di vendita degli esercizi commerciali interessati da “fenomeni di aggregazione notturna” anche in zone non centrali.

– DA SQUADRE PIU’ SOLDI PER SICUREZZA STADI – Le società sportive dovranno versare più soldi per garantire la sicurezza negli stadi. La percentuale della vendita dei biglietti che dovrà essere destinata a questo scopo passa dall’1-3% al 5-10%.

 

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Pubblicato il 29 Novembre 2018
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