Confartigianato si lascia alle spalle il 2018: “Inizia l’anno del saper fare”
Il presidente Davide Galli traccia il bilancio di un 2018 di incertezze e getta le basi per il prossimo anno: "Chiederemo al governo di mettere al centro la persona e le competenze per dare forza alle imprese"

Il presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli, ha tracciato questa mattina (giovedì) un bilancio dell’attività annuale dell’associazione e ha presentato le linee guida del 2019 nella bella e rinnovata sede di via Milano a Gallarate.
Galli ha ricordato i due principali temi trattati dall’associazione a livello nazionale e locale in un anno che ha visto cambiare radicalmente le politiche nazionali anche in tema di impresa. Il primo è quello che riguarda le infrastrutture, richiamando l’attenzione sulla importante manifestazione che si è svolta lo scorso 13 dicembre, nella quale hanno chiesto al governo di non fermare le importanti opere pubbliche avviate: «La manifestazione di Milano che abbiamo chiamato “Quelli del sì” è stata importante proprio perchè non è facile portare così tanti imprenditori a manifestare – ha detto Galli – non è stata una giornata di protesta ma di proposta. I due leader Di Maio e Salvini sono anche stati accolti bene dagli artigiani ma gli imprenditori sono spaventati dallo stop ai cantieri e dalla linea che hanno tenuto in Europa».
Gli artigiani chiedono al governo meno interventismo in tema di economia ma di fare un passo in avanti per dare le condizioni migliori per fare impresa: «Questo significa fare le infrastrutture e farle bene – prosegue Galli -. Dà fastidio vedere opere incompiute».
L’altro importante fronte aperto nell’anno che sta per chiudersi è quello sul disegno di legge per le aree di confine: «L’associazione si è fatta veicolo delle richieste del territorio tornando a dare valore ai corpi intermedi dopo il periodo in cui Renzi voleva scavalcarli. Il succo della legge è la decontribuzione per i dipendenti che ora qualcuno sta pensando di allargare a tutte le imprese. Sono convinto che questa misura sul lungo periodo possa portare benefici a imprese, lavoratori e anche allo Stato». Il presidente ha anche fatto un breve passaggio sul reddito di cittadinanza che non entusiasma chi fa impresa ma potrebbe essere anche digerito «se verrà riformulato in una maniera più credibile».
Passando ai buoni propositi per il nuovo anno Galli ha lanciato le parole d’ordine per il 2019: « Il saper fare della persona sarà il tema centrale del 2019. Questo slogan si dovrà tradurre necessariamente in formazione e innovazione: «Il gap con gli altri paesi è ancora troppo forte. La legge sull’industria 4.0, ad esempio, è una buona legge ma ha portato pochi vantaggi alle piccole imprese mentre ha aiutato le grandi che hanno già risorse».
In tema di tasse, davanti all’impossibilità di applicare una vera flat tax da parte del governo, Confartigianato spiega che gli imprenditori non vogliono meno tasse ma tasse giuste: «Ad esempio l’Imu sui capannoni o il Sistri (che verrà abolito da gennaio 2019, ndr) sono esempi di tassazione ingiusta. Non chiediamo di cambiare il saldo finale delle entrate dalle tasse ma di distribuire la tassazione in modo diverso».
Per Confartigianato serve un salto culturale nel mondo dell’innovazione digitale, quindi più formazione per gli imprenditori: «Al centro ci deve essere la persona e il saper fare della persona. Questi i nuovi paradigmi che seguiamo». Sulla falsa riga di questo ragionamento anche il tema dei contratti a tempo indeterminato diventa secondario: «La buona occupazione non è legata al tempo indeterminato – spiega – chi ha le competenze non vuole legarsi a vita ad un posto di lavoro ma sogna in grande, punta a migliorarsi anche cambiando lavoro».
Altro tema che verrà sviluppato nel 2019 è quello dell’autoimprenditorialitá: «Il progetto partito da Gallarate ha avuto grande successo e ha saputo coinvolgere anche gli amministratori locali. Confartigianato è l’unica associazione di categoria che in questo momento sta dialogando con le amministrazioni locali».
Nella sua relazione Galli cita anche altri temi come i servizi welfare fatti dalle imprese, gli sforzi fatti per la conciliazione famiglia-lavoro, la fatturazione elettronica che sta sconvolgendo la vita dei piccoli imprenditori ma che – assicurano da Confartigianato – sarà più facile del previsto la sua introduzione. Per il nuovo anno, infine, è in arrivo la sede digitale di confartigianato, ovvero un portale web nuovo per i servizi on line che eviterà a molti imprenditori di doversi recare fisicamente nelle sedi per alcune pratiche.
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