Polizia a scuola per parlare di droga: “Qui per mettervi paura”
Il vicequestore di Varese ha incontrato gli studenti del Liceo Cairoli: "Per anni si sono sottovalutati gli effetti delle droghe leggere, dovete stare attenti"

«Siamo qui per mettervi paura o almeno per mettervi una pulce nell’orecchio sulla pericolosità di certe sostanze». È così che Leopoldo Testa, il vicequestore di Varese, si è presentato agli studenti del Liceo Cairoli in un incontro dedicato alle dipendenze.
«Sono anni che si sottovalutano le droghe e i loro effetti, specialmente su ragazzi della vostra età e poi succedono cose come queste» dice Testa mentre tiene in mano un ritaglio di giornale in cui si parla del caso del quindicenne torturato da alcuni coetanei. Un incontro per spiegare come «ormai l’età dei consumatori si è molto abbassata e le prime esperienze si fanno già alle medie» e «quando si abbattono certi limiti il rischio non è quello di scendere alle sigarette ma quello di salire alle droghe più pesanti».
Proprio per questi motivi «io sono qui per dirvi che la polizia è presente non solo per la repressione ma anche per starvi vicino ed essere un punto di riferimento per le situazioni di disagio o necessità -e quindi ha esortato-: Noi ci siamo sempre, non dovete temerci».

Ad ascoltare le parole del vicequestore i ragazzi della 1C e della 2E che stanno affrontato un percorso dedicato alla legalità. «I ragazzi parteciperanno ad un concorso dell’associazione Pappaluga per creare alcune magliette contro la violenza» spiega la professoressa Monica Ioli, referente legalità dell’istituto. Così «abbiamo voluto capire cos’è la violenza tra i giovani indagando la devianza giovanile tra l’uso degli stupefacenti e le questioni del cyberbullismo».
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