Un rifugio per i senzatetto saronnesi
E' quello che sarà in funzione dal 29 dicembre nella città, su indicazione del Sindaco Alessandro Fagioli
Un ricovero per i senzatetto saronnesi: è quello che sarà in funzione da questa sera, 29 dicembre, nella città, su indicazione del Sindaco Alessandro Fagioli.
«In un primo momento – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali ed Affari Generali, Gianangelo Tosi – si era pensato di utilizzare alcuni locali dismessi dall’azienda sanitaria ma non essendone rientrati in possesso in tempo utile, di concerto con l’ufficio tecnico, i servizi sociali hanno individuato l’ex sede dei vigili di quartiere al Prealpi, che in tempi brevi è stato pulito e adattato alla situazione, tra l’altro utilizzando cittadini legati ai servizi dai cosiddetti Patti sociali, cioè persone in situazione di difficoltà a cui il Comune garantisce sostegno a fronte della loro disponibilità ad eseguire servizi a favore della cittadinanza. In questo modo si è realizzato il doppio fine di aiutare diverse categorie di cittadini bisognosi di aiuto».
Da questa sera, 29 dicembre 2018, la Polizia Locale di Saronno si preoccuperà dunque di rintracciare i senzatetto per accompagnarli nei locali dove troveranno riparo, giaciglio, servizi igienici, calore e acqua corrente per la notte.
I locali del rifugio«E’ una soluzione che avevo promesso ai commercianti e ai residenti del centro. Si tratta di una situazione da considerarsi temporanea in quanto non è un alloggio ma un ricovero per le notti più fredde – commenta il sindaco Alessandro Fagioli – La finalità è quella di evitare che i senzatetto dormano per strada, sulle panchine, a ridosso di portici, caseggiati o presso il pronto soccorso. Questo rientra nel principio espresso nel mio programma amministrativo, cioè che tutti i saronnesi debbano poter avere un tetto sopra la testa. Ovviamente questo concetto non deve sostituire il valore di essere autonomi e indipendenti e in seconda battuta di avere la famiglia come primo nucleo di sostegno. Ringrazio l’assessore e gli uffici che si sono adoperati per la realizzazione, e le associazioni per la collaborazione».
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