Dalla Lombardia la richiesta: tutelare la fertilità delle donne colpite da tumore
Il presidente della Commissione salute Monti ha messo a punto una mozione sull'oncofertilità da presentare al Ministero della Salute

L’urgenza era stata sollevata durante il convegno in Regione dedicata al trattato “ “Senologia – Diagnosi, terapia e gestione”, firmato anche dalla professoressa Francesca Rovera direttore della Breast Unit di Varese.
In quella occasione, la presenza di Alessandro Peccatori, uno dei pionieri dell’Oncofertilità in Italia in forza allo IEO, aveva fatto emergere la necessità di dedicare attenzione all’infertilità, un richiamo che la vice presidente del Consiglio regionale Francesca Brianza aveva subito colto sposando l’intento.
Prevenzione e approccio multidisciplinare per vincere il tumore al seno
Quest’oggi, la commissione sanità presieduta da Emanuele Monti ha presentato una mozione sull’oncofertilità, per sostenere il diritto alla genitorialità dei pazienti oncologici.
«Il sistema sanitario lombardo deve garantire la possibilità di procreare anche ai pazienti che rischiano l’infertilità a seguito delle malattie tumorali. Da qui il progetto di Regione Lombardia di sviluppare la messa a punto dei Protocolli Diagnostico Terapeutici Assistenziali dedicati al tema, favorendo l’accesso presso i centri della rete regionale per la PMA ai pazienti oncologici che vogliono ricorrere alla crioconservazione dei gameti. Negli ultimi anni il progressivo aumento della sopravvivenza dei pazienti affetti da neoplasie ha posto l’attenzione sugli effetti a lungo termine delle terapie antitumorali e sulla qualità della vita dei pazienti dopo il trattamento».
Da un documento che racchiude le raccomandazioni delle Società scientifiche di riferimento AIOM – SIE – SIGO sull’oncofertilità si rileva che “ogni giorno in Italia vengono diagnosticati almeno 30 nuovi casi di tumore in pazienti di età inferiore ai 40 anni, pari al 3% della casistica generale”.
Il progetto punta a promuovere presso il Ministro della Salute un confronto per programmare il numero, le dimensioni, la distribuzione territoriale e i volumi minimi di attività per la definizione di un Centro di Oncofertilità.
«Ringraziamo Regione Lombardia e Emanuele Monti, per la velocità con cui si è arrivati a presentare la mozione – spiega Adele Patrini presidente dell’Associazione Caos – Non è la prima volta che Regione risponde così velocemente ed è veramente positivo. Siamo inoltre soddisfatti che tutto questo veda Varese come capofila del progetto».
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