Incendio sulla Martica, la cronaca di martedì 8 gennaio

I volontari A.I.B. hanno completato la linea tagliafuoco sul versante interessato dall’ultimo incendio e predisposto la linea idrica a difesa

I lavori per la \"linea d\'acqua\" a difesa della Martica

La cronaca di martedì 8 gennaio

Aggiornamento delle ore 19.00

Allo stato attuale non risultano fronti attivi. Sono proseguite tutta la giornata le operazioni di bonifica. I volontari A.I.B. hanno completato la linea tagliafuoco sul versante interessato dall’ultimo incendio e predisposto la linea idrica a difesa. Sui sentieri 315 (Ganna – Passo Valicci) e 316 (Passo Valicci – Vetta Monte Martica) sono state istallate 2500 metri di tubazioni e predisposte cinque vasche come riserva idrica (LEGGI QUI TUTTI I DETTAGLI).

Aggiornamento delle ore 15.30

Tra il pomeriggio e la serata di oggi, martedì 8 gennaio, la Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia prevede un elevato rischio (codice rosso) di incendio boschivo per l’arrivo dei venti da nord nordovest con intensità medie orarie mediamente comprese tra 20 e 35 km/h.
Domani 9 gennaio, generale intensificazione della ventilazione fin dalle prime ore su Alpi e Prealpi, tra 700 e 1500 metri circa, attesi venti con velocità medie orarie mediamente comprese 30 e 70 km/h.
I venti potranno assumere anche carattere di Foehn, in particolare sui settori occidentali della regione. Venti in generale attenuazione nella serata di domani 9 gennaio.

Meteo: in arrivo il vento caldo

Aggiornamento delle ore 15.15

Si continuano ad installare le pompe d’acqua sul fronte della montagna da Ganna fino alla cima della Martica

Incendio Monte Martica martedì 8 gennaio

Aggiornamento delle ore 14.00

Continuano serrati i lavori per realizzare il reticolo di tubature che potrà servire in caso di ripartenza delle fiamme con l’arrivo del vento. Si tratta di un sistema di manichette lungo chilometri che si alimenta grazie ad alcune vasche riempite in quota dalle cisterne dei vigili del fuoco.

Incendio Monte Martica martedì 8 gennaio

È una misura precauzionale perché al momento, e per l’intera mattinata non si sono visti focolai attivi.

Nel primo pomeriggio è attesa una ulteriore ricognizione da parte dei droni con camere termiche dei vigili del fuoco in grado di leggere le diverse temperature al suolo.

Aggiornamento 12.55

Tra le attività in corso c’è la creazione di alcuni serbatoi provvisori per l’acqua, per agevolare il rifornimento degli elicotteri antincendio:

Aggiornamento 12.40

Incendio Monte Martica martedì 8 gennaio

In occasione del sopralluogo eseguito nella giornata del 5 gennaio, dai tecnici e dal direttore generale di Arpa Lombardia, Fabio Carella, sui luoghi dell’incendio boschivo del Monte Martica, in Provincia di Varese, su richiesta del Parco Regionale del Campo dei Fiori e dei comuni interessati, sono emerse le principali criticità ambientali che, alla data del 7 gennaio, hanno compromesso un’area boscata di circa 400 ettari. Durante il sopralluogo, si è osservato come l’incendio boschivo ha profondamente modificato, dal punto di vista fisico e chimico, la copertura vegetale e il suolo, accumulando materiale combusto, sostanze ritardanti utilizzate per le attività di spegnimento dai mezzi aerei e cenere.

Arpa Lombardia eseguirà, a supporto degli Enti, indagini e monitoraggi di carattere ambientale, sulla matrice acque sotterranee, che partiranno già dalla prossima settimana. Gli interventi serviranno a verificare se le sostanze di combustione del bosco e gli agenti chimici impiegati per lo spegnimento, possano raggiungere, nel breve e lungo periodo, anche la falda idrica sotterranea, particolarmente vulnerabile, che alimenta le sorgenti ad uso idropotabile presenti nella Valganna nel comune di Induno Olona. Si tratta, in particolare, di monitorare le sorgenti dell’Alpe Cuseglio, delle Gallerie della Valganna e la fonte che alimenta la Birreria. Inoltre, Arpa si è subito attivata per mappare l’estensione dell’area coinvolta dagli incendi e valutare i primi danni subiti dalla vegetazione. A tale scopo, si è fatto uso di tecniche satellitari, di osservazione della terra, già in uso per il supporto delle attività di monitoraggio e controllo ambientale.

Il 7 gennaio, ARPA ha trasmesso, al Parco e al Coordinamento antincendio della Comunità Montana Valli del Verbano, i primi risultati delle elaborazioni effettuate su alcune immagini dei satelliti Sentinel-2 del programma europeo Copernicus. Queste immagini e la loro elaborazione, che hanno una risoluzione a terra di 10 metri e una frequenza di ripresa di 5 giorni, contribuiscono a definire le variazioni dell’indice di vegetazione NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) prima e dopo l’incendio.

Nei prossimi giorni, Arpa continuerà nell’opera di supporto agli Enti, adottando un approccio multi-scala, che utilizzi sia le immagini satellitari sia i droni, per effettuare rilievi di grande dettaglio su alcune aree reputate particolarmente critiche per l’intensità del danno subito. Un’ulteriore criticità, che potrà essere valutata successivamente, è presente lungo alcune vallecole che percorrono il versante della Valganna, dove l’incendio ha compromesso la copertura vegetale che proteggeva il sottile strato di suolo che ricopriva le formazioni cristalline e carbonatiche sottostanti, dove, nel caso di eventuali eventi meteorici intensi, potrebbero innescarsi colate detritiche con impatti rilevanti sul fondovalle.

Aggiornamento 12.30

Sul Monte Martica si lavora per preprararsi all’arrivo del vento, previsto per la giornata di mercoledì 9 gennaio

Aggiornamento 11.30

Avarie

Sopralluogo dei vertici regionali dei carabinieri forestali, che stanno eseguendo indagini serrate sulle cause dell’incendio alla Martica. Al campo base di prato Airolo, Ganna, sono arrivati in tarda mattinata il generale Simonetta De Guz, comandante regionale, il suo vice, colonnello Paolo Moizi e il comandante provinciale, tenente colonnello Antonio Barlucchi (foto).
Il generale è stato accompagnato per un sorvolo in elicottero sulla zona bruciata. Strettissimo riserbo sulle indagini, che «sono a buon punto», dicono gli investigatori.

Aggiornamento ore 10.00

Sono partiti i lavori per realizzare le opere di prevenzione contro una possibile ripresa del fuoco.
Le previsioni di Arpa Lombardia parlano infatti di venti “in montagna moderati da nord, tendenti a divenire forti dal pomeriggio”. Venti che potrebbero far ripartire l’incendio qualora vi fossero braci ancora attive. I volontari A.I.B. stanno realizzando dunque due linee tagliafuoco in caso di una eventuale ripresa dell’incendio.

Una linea da Brinzio a metà costa della montagna, la seconda dalla vetta sino a Ganna. Inoltre verrà realizzata una linea d’acqua tra Ganna e il Monte Martica a ulteriore difesa. In posto è presente un elicottero del servizio antincendio regionale. Il personale T.A.S. Topografia Applicata al Soccorso dei vigili del fuoco sta mappando le aree interessate dall’incendio.

Incendio Monte Martica martedì 8 gennaio

Nella foto, che riprende una cartina della zona, si nota la linea rossa che corre in alto, che è la tagliafuoco fatta coi soffiatori per togliere le foglie ad una possibile ripresa.

Le frecce disegnate a penna sono invece le aree raggiunte in queste ore a piedi dai volontari per realizzare i punti dove posizionare quattro vasche d’acqua che permettano ai messi antincendio di rifornirsi sul posto nel caso in cui gli elicotteri non possano volare. È una vasta operazione di ingegneria civile.

Aggiornamento ore 9.00

Avarie

Arriva un elicottero dell’Anti Incendio Regionale per un sopralluogo visivo dall’alto (nella foto sopra). Il fronte da cui è passato il fuoco risulta piuttosto ampio, attorno ai 300-350 ettari. Solo dopo questo volo i direttori delle operazioni di spegnimento decideranno l’intervento di unità aeree. È improbabile la richiesta di Canadair, mentre è a disposizione l’elicottero Sikorsky S-64 Skycrane Erikson, una “gru volante” capace di sganciare anche in una sola volta 9 mila litri d’acqua, l’equivalente di un’autobotte.

Aggiornamento delle ore 8.00

Quinto giorno di lavoro sull’incendio della Martica.

Nella notte sono stati eseguiti pattugliamenti con squadre e questa mattina, martedì, i vigili de fuoco hanno azionato i fronti senza notare particolari situazioni di criticità.

Le squadre alle 8 stavano ripartendo per realizzare aree di contenimento e posizionare vasche a mezza costa così da consentire da terra un intervento con acqua nel caso in cui l’incendio dovesse riprendere.

Tra oggi e domani è atteso l’arrivo del favonio.

Le fiamme sono state domate e la situazione sul Monte Martica è migliorata; sono nel pomeriggio di lunedì 7 gennaio sono iniziate le operazioni di bonifica ma per la notte è previsto il costante monitoraggio dell’area.

Nella giornata di lunedì 7 gennaio sono stati sganciati sull’incendio 790.000 litri di acqua che hanno permesso di spegnere i focolai, insieme al lavoro delle squadre a terra. Una giornata impegnativa che ha visto un grande impiego di uomini e mezzi: nella mattinata di lunedì il fuoco si è abbassato verso Ganna, tanto da essere necessaria la chiusura della statale 233 riaperta nella tarda mattinata. Il fuoco ha poi continuato a salire ma nel tardo pomeriggio tutti i focolai sono stati spenti.

La circolazione del traffico è tornata alla normalità ma rimane comunque in vigore il caloroso invito a non recarsi in queste zone per non ostacolare, anche involontariamente, le operazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Gennaio 2019
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