La festa con gli stranieri e il furto della cassetta, i due volti dell’immigrazione
Il quartiere di Masnago ha vissuto il bello dell'incontro con chi viene da un altro Paese e il brutto del furto della cassetta delle offerte per mano di tre stranieri. Due episodi che fanno riflettere
Alla “Festa della famiglia”, uno dei non pochi riferimenti di solidarietà nel programma annuale delle nostre parrocchie, l’attivissimo gruppo dei cristiani di Masnago ha voluto tendere la mano a chi la famiglia oggi non la vive come noi, ovvero i migranti.
L’iniziativa, della quale il pranzo offerto agli ospiti è stato un momento di grande serenità, ha avuto uno strascico antipatico che ha deluso i parrocchiani e in particolare il gruppo di stranieri, conosciuti e stimati, che vivono nel quartiere. E’ accaduto infatti che tre africani ieri nel tardo pomeriggio, dopo le 18,30 mentre veniva celebrata la messa nella cappella interna della chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo , hanno dato l’assalto alla robusta cassetta per le offerte a favore della Caritas, inserita molto bene nel muro, all’interno della chiesa, entrando a destra.
Alla fine il terzetto è riuscito a staccarla dal muro, ma poi la preda è sfuggita di mano cadendo rumorosamente sul pavimento. Insomma un episodio da soliti ignoti e con i tempi che corrono non angosciante, certamente antipatico come lo è sempre rubare ai poveri.
Oggi Varese è meno sicura di qualche anno fa, ci sono strade e piazze che vengono frequentate di malavoglia, l’intimidazione, la violenza cominciano ad affiorare mentre nessun dato ufficiale viene comunicato.
E’ chiaro comunque che l’Italia stia uscendo sconfitta anche sul fronte dell’immigrazione, problema che è stato affrontato senza valutarlo a fondo, senza avere uomini, mezzi e strutture che garantissero un futuro
alle comunità dei migranti e a quella nazionale. Si è scherzato, si sono fatti vergognosi interessi politici
sulla pelle di tutti. Si è rimasti a lungo in silenzio e ci siamo trasformati in camerieri dell’Europa.
Radio Maria ha comunicato un dato ufficiale agghiacciante: sono migliaia e migliaia i minori che hanno lasciato i centri di accoglienza e non sono più reperibili. Dopo quella dal disastro del loro Stato di provenienza, ecco la fuga dall’ ”assistenza” italiana. Via anche da un popolo che da anni non si merita la classe politica che ha e pure istituzioni che non riescono ad esprimersi al meglio.
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