Partono i lavori all’Ex Enel, in sei mesi spariranno i muri esterni
Con la seconda settimana di gennaio sono cominciati i lavori all’interno dell’Ex Enel di viale Belforte, che dovrebbero trasformare in maniera significativa quell’angolo di Biumo
Con la seconda settimana di gennaio sono cominciati i lavori all’interno dell’Ex Enel di viale Belforte, che dovrebbero trasformare in maniera significativa quell’angolo di Biumo.
Nei grandi spazi cominciano – per ora all’interno, in una forma poco visibile, ma poi in maniera sempre più evidente- i lavori che permetteranno di accogliere diverse strutture commerciali e di servizi, e ridisegnare la piazza, con la realizzazione di giardinetti e di un parcheggio anche sotterraneo.
EX ENEL, CHI CI SARA’
Tra le realtà commerciali che hanno già dato la loro disponibilità ad entrare ci sono il Carrefour, che sposterà il suo supermercato alla rotonda di viale Belforte nella nuova struttura dell’ex Enel, e un negozio di surgelati specializzati nella commercializzazione del pesce, che occuperanno il palazzo interno.
Sopra di loro ci saranno spazi per alcuni uffici, in parte già assegnati, mentre negli ex uffici Enel di viale Belforte, al primo e secondo piano dello stabile, dovrebbe prendere posto una palestra di quelle aperte 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Al piano terra invece sono ancora aperte le trattative: tra i più papabili una struttura del mondo della ristorazione, o della vendita di auto. «Ma nulla è ancora fissato» spiega Cristian Spada, che sta seguendo il collocamento dell’intero stabile con la sua Class Immobiliare.
COSA CAMBIERA’
Il progetto è complesso, e affidato a più studi di architettura: una delle parti che interessa più ai cittadini è quella gestita dallo studio Brusa Pasquè, che sta facendo i primi lavori di risistemazione e “ripulitura” delle strutture in modo da poter essere pienamente utilizzabili, e hanno trovato la soluzione tecnica (e anche funzionale, visto che dovrebbe contribuire a migliorare il risparmio energetico delle strutture riqualificate) per rendere il “miniquartiere” omogeneo dal punto di vista estetico: una sorta di rete che ombreggerà l’interno dei palazzi e li renderà riconoscibili all’esterno.
I primi lavori, che permetteranno ai compratori di poter poi operare all’interno, dovrebbero durare meno di sei mesi: a conclusione dei quali verranno anche abbattuti i muri esterni, liberando alla vista dei passanti l’intero blocco. Tra i servizi comuni, utilizzabili da tutti i cittadini, ci saranno anche i parcheggi esterni, tutti pubblici (come parte dei parcheggi nel piano interrato) e una aiuola con panchine.
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