A Villa Panza si spengono le luci di Turrell (per ora)

Ultimo weekend per visitare l'installazione luminosa dell'artista americano. La scuderia grande accoglierà le opere della prossima mostra temporanea

Turrell e Irwin: una mostra fatta di luce a Villa Panza (inserita in galleria)

Ci sono voluti più di un anno di progettazione e oltre tre mesi di lavoro per allestirlo, perché ogni led è studiato nella sua tonalità, intensità, colore per dar vita non solo a una installazione ma a una vera e propria esperienza personale. È il Ganzfeld di James Turrell a Villa Panza, allestito nella scuderia grande nel 2013 in occasione della mostra Aisthesis e visitabile fino a domenica 10 febbraio 2019; vero e proprio manifesto della ricerca dell’artista americano che afferma “In un certo senso, la luce unisce il mondo spirituale a quello fisico”.

L’opera sarà smontata «Con l’idea – spiega Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza – di riallestirla per integrarla nella collezione permanente. La scelta nasce dall’esigenza di restituire gli spazi della scuderia grande, disegnata da Gae Aulenti, alle mostre temporanee con la volontà di trovare un’altra collocazione».

Ganzfeld è un ambiente fatto di luce dove la percezione della profondità, dell’altezza e dello spazio viene alterata attraverso l’uso controllato della luce, di angoli arrotondati e di un piano inclinato e frutto degli studi che Turrell ha condotto insieme al collega Robert Irwin e allo psicologo della percezione Edward Wortz, con esperimenti sui campi percettivi totali, sulla deprivazione sensoriale e sulla modalità della percezione umana in ambienti controllati, o in condizioni di alterazione percettiva.

Centinaia di migliaia di visitatori in questi anni hanno vissuto questa esperienza che «Ha permesso di umanizzare la collezione – continua Bernardini – L’immersione totale, l’isolamento nel colore e la mancanza di orizzonti aiuta a leggere meglio la collezione e a comprendere gli spazi di Flavin o le altre installazioni dello stesso Turrell».

Di Ganzfeld nel mondo ne esistono solo cinque, di cui solo un altro in Europa presso il Museo Frieder Burda di Baden-Baden in Germania.

L’installazione è il risultato di una perfetta sinergia tra altissima tecnologia e sapiente manualità artigianale «Lo stesso Turrell fu molto colpito – spiega Bernardini – dalla competenza e professionalità delle aziende e degli artigiani italiani coinvolti e i soli tre mesi di lavoro per allestirlo ne sono stati la conferma».

L’effetto di un Ganzfeld può essere paragonato al disorientamento che si prova durante una tempesta di neve, quando non si è più sicuri di quale sia l’alto e quale il basso e non si distingue chiaramente quello che si vede, d’altronde lo stesso Turrell afferma «Sono interessato a un nuovo paesaggio senza orizzonte» al quale sta lavorando realmente nell’impresa faraonica del Roden Crater in Arizona.

Domenica sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare la mostra temporanea Barry X Ball “The End of History”. Il prossimo appuntamento espositivo di Villa Panza in programma ad Aprile sarà dedicato all’artista Sean Scully.

Per informazioni: T. 0332.283960 – faibiumo@fondoambiente.it – www.theendofhistory.it

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erika@varesenews.it
Pubblicato il 08 Febbraio 2019
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