Silighini: “Fagioli perchè non c’è Saronno nella fiction dedicata a Muscia?”
C'è amarezza nelle parole di Luciano Silighini Garagnani che commenta con una dura nota l'assenza della città degli amaretti, come location ma anche come citazione, nella fiction “Il mondo sulle spalle”

C’è amarezza nelle parole di Luciano Silighini Garagnani che commenta con una dura nota l’assenza della città degli amaretti, come location ma anche come citazione, nella fiction “Il mondo sulle spalle” andata in onda ieri sera su Raiuno e tratta dalla storia vera del saronnese Enzo Muscia e dell’azienda Anovo.
“L’incapacità amministrativa e di creare opportunità di lavoro e visibilità di questa giunta targata Lega si vede anche da come riesca a perdere occasioni d’oro come la possibilità, mancata, ignorata, non capita, di poter ospitare in città le riprese di una importantissima fiction Rai che tra l’altro parla proprio di Saronno e di una realtà totalmente saronnese”.
Silighini forte della sua esperienza di regista e produttore cinematografico e televisivo entra subito a gamba tesa: “Vedere la vita di Enzo Muscia e della saronnese Anovo girata in Piemonte e non a Saronno fa comprendere come la nostra città non sia nemmeno finita sul tavolo del regista Nicola Campiotti e tantomeno su quella nel produttore Roberto Sessa o del location manager Danilo Goglio”.
E rincara: “Il sindaco Alessandro Fagioli o i suoi assessori al patrimonio e alla cultura hanno mai preso contatti con la produzione del film? Abbiamo creato la film commission Saronno e alto milanese pochi mesi fa apposta per creare opportunità lavorative in città ma il Comune è preso da manifestazioni paesanotte riduttive e continua a vedere la “Tre valli Varesine” alla stregua del Festival di Sanremo. Esca dalla provincialità questa giunta e con lei la quasi totalità dei politici locali. Saronno non è una vallata di contadini e pastori. Siamo il crocevia tra Milano, Monza, Como, Novara e Malpensa, abbiamo angoli meravigliosi e i politici non capiscono che la visibilità mondiale porta soldi e posti di lavoro?”.
E non manca una stoccata politica: “Ricordo il ministro Bossi, l’ex capo di Fagioli, come esplose dopo aver visto “Le cinque giornate di Milano” del regista Carlo Lizzani recitato quasi in romanesco e non in milanese. Chiederò a Fagioli un incontro al fine di creare una reale presentazione delle bellezze cittadine”.
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