Tutti in piazza Montegrappa! E portatevi una pianta

Ma a mio avviso, siamo scesi in piazza anche perché vi è la necessità di ricostruire il senso di collettività – sia in termini di collettività umana, sia in termini di comunità allargata, noi come parte del mondo -. Bisogna ricostruire il valore della condivisione, del prendersi cura di ciò che è collettivo e dobbiamo farlo partendo dal nostro territorio.
Dobbiamo farlo ora, in questa piccola finestra d’intervento che ci rimane perché ci sono alcuni precisi momenti della storia in cui una decisione politica, o la sua assenza, cambia l’intero corso ed è oggi quel momento. Se restiamo in silenzio, non avremo altri momenti per parlare!
È oggi che siamo chiamati a dire, con fermezza, il nostro no alle politiche finora portate avanti, perché non c’è niente di peggio che il silenzio, quell’astensione priva di decisione che ha conseguenze devastanti.
Allora da qui, da questo primo passo che abbiamo compiuto, deve partire un’onda di solidarietà, di ecologia, di idee positive e lungimiranti.
Allora, cerchiamo di rispettare la natura, il paesaggio che ci circonda e di cui siamo parte attiva e trasformiamo le città, i luoghi, in veri e propri centri di creatività, condivisione, conversazione. Creiamo dialoghi perché dai dialoghi nascono idee e dalle idee si può cambiare il mondo.

E noi, proprio da un dialogo, abbiamo deciso di invadere Varese di piante. Immaginando la città che vogliamo, ci mobilitiamo per realizzarla. Vi aspettiamo Venerdì 22 Marzo, a partire dalle 17, ognuno con una pianta con sé».