“Un percorso nascita per il Basso Verbano”
Esperti, medici e autorità all'incontro organizzato dall'Associazione Amor per sabato 16 marzo in sala consiliare

Sabato 16 marzo, l’associazione Amor (mamme per l’Ondoli in rinascita) organizza ad Angera un incontro pubblico dal titolo “Un percorso nascita per il Basso Verbano”.
In una fase delicata per un territorio e per una comunità che ha subito la chiusura del Punto nascite, la realizzazione di una rete di assistenza ostetrica e pediatrica vicina ai cittadini è possibile anche grazie alle recenti normative deliberate dalla Regione Lombardia in tema di percorso nascita (concepimento, gravidanza, travaglio, parto e puerperio) di cui si sa ancora molto poco. La conferenza si terrà presso la Sala consiliare del comune di Angera, dalle 9,30 alle 13 (con ingresso libero al pubblico).
A spiegare e approfondire questo tema e le normative approvate in Lombardia, ci saranno alcuni tra i massimi esperti in materia, tra cui il dottor Luigi Gargantini (Pediatra e coordinatore del Comitato percorso nascita Regione Lombardia), la dottoressa Nadia Rovelli (referente Ordini Professione Ostetrica Regione Lombardia e membro del Comitato percorso nascita Regione Lombardia) e la dottoressa Barbara Grandi (ginecologa dell’Associazione scientifica Andria).
Tra le autorità hanno confermato la loro partecipazione l’Assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, il Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, e il direttore generale dell’Ats Insubria, Lucas Maria Gutierrez.
“Amor è un esempio – sottolineano gli organizzatori – le mamme e i cittadini che hanno difeso e si battono per l’ospedale Carlo Ondoli e per i reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria di Angera, da oltre due anni promuovono un concetto molto chiaro: i cittadini hanno diritto di partecipare e contribuire alle scelte della Sanità sul territorio. Amor si batte per una Sanità e per un ospedale vicini alla gente: vicini concretamente e umanamente. L’Ospedale di Angera ha costruito per decenni gran parte della sua fama grazie all’umanizzazione, ovvero sulla qualità del rapporto umano tra paziente e personale. Prima le persone, le persone non sono numeri. Inoltre, per oltre cinquant’anni, Angera ha avuto grandi ostetriche, apprezzate per la loro professionalità anche al di fuori dell’ambito locale. Oggi, gran parte di questa tradizione è stata compromessa da anni di cattiva gestione e va ricostruita, partendo proprio dalle recenti normative della Regione Lombardia. Viviamo in un territorio, il Basso Verbano, che anche a causa di gravi problemi come lo spopolamento e la denatalità, ha perso servizi importantissimi per la comunità, servizi che vanno recuperati ripartendo dalle origini: da una Sanità più umana, vicina alle persone. Le ragioni che hanno convinto le mamme di Amor a organizzare questo importante incontro pubblico sono queste e sono alla base di tutte le nostre azioni: per una Sanità sul territorio che non può avere un colore politico e che ha bisogno anche della partecipazione attiva dei cittadini”.
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