La “notte resistente” al cinema Sant’Amanzio

Le rovine in "Paisà" di Rossellini, l'appello pacifista di Kubrick, l'elegia nella tempesta descritta dai fratelli Taviani: una bella rassegna per ricordare e riflettere

Generico 2018

«Tre prestigiosi film d’autore per celebrare la Resistenza e la Giornata della Liberazione» quelli proiettati nella serata di mercoledì al piccolo cineteatro Sant’Amanzio di Travedona.

Ieri sera, a partire delle ore 18, si è svolta infatti La notte resistente, una piccola maratona cinematografica dedicata al 25 aprile. Per l’occasione, l’associazione di Travedona Monate “I care”, in collaborazione con il circolo Anpi di Ispra e l’associazione “Il Farina”, ha organizzato una serata tematica dedicata alle pellicole: Orizzonti di Gloria di Stanley Kubrick, Paisà del maestro Rossellini (nella foto, wikipedia) e La Notte di San Lorenzo dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani.

I tre film proiettati hanno suscitato l’entusiasmo dei presenti sia per i valori antifascisti sia per quelli antimilitaristi. Proprio per questo, la maratona è iniziata con Orizzonti di Gloria del regista americano Stanley Kubrick in maniera da «ricordare la fine della prima guerra mondiale col trattato di Versailles».
I film si sono stati intervallati da brevi riflessioni e un piccolo rinfresco. Il presidente dell’associazione “I Care” Angelo Fiombo ha potuto così dedicare qualche minuto all’analisi dei film, fornendo chiavi di letture e curiosità cinematografiche: «Il calore e l’empatia in Rossellini riescono a commuovere lo spettatore senza retorica. Ha rappresentato l’età dell’oro del cinema italiano: pochi mezzi ma grande cuore e grande testa. Un grande modo di fare cinema»

La serata è dunque nata dalla volontà di «sottolineare l’importanza dei valori della Resistenza in un periodo, quello attuale, che vuole cancellare con schermaglie politiche di bassa livello i valori universali e fondanti della nostra democrazia». Come ha ricordato Fiombo durante la serata: «Il 25 aprile deve essere, ed è di tutti, senza bandiere politiche, perché come diceva don Lorenzo Milani, a cui l’associazione “I care” si ispira, “se mai ci deve essere una guerra ‘giusta’, questa è la guerra partigiana, l’unica combattuta in difesa del nostro Stato”, secondo i valori espressi nell’articolo 11 della Costituzione Italiana.» «E’ triste vedere, – ha continuato Angelo Fiombo- la maniera sciatta e svogliata con cui, anche a Travedona Monate, viene celebrata questa festività, la più importante della nostra Repubblica».

 

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Pubblicato il 25 Aprile 2019
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