Al Castello di Masnago un convegno su Leonardo

Sabato pomeriggio studiosi ed esperti dialogheranno intorno alla figura del grande genio italiano

Arte - Mostre

 

Il Castello di Masnago ospita sabato 15 giugno il convegno di studi celebrativo dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci dal titolo “Il cominciamento dell’acque” a cura di Antonio Bandirali.

Dopo il saluto delle istituzioni con il Sindaco Davide Galimberti, David Wilkinson, Presidente del Comitato Culturale del JRC di Ispra, Commissione Europea, Giuseppe Redaelli, Presidente dell’Associazione Varesevive e Vanni Belli, Direttore del Centro Geofisico Schiaparelli di Varese l’incontro è diviso in due sessioni.

Programma della prima sessione:

Ore 15:15 – Il principio delle acque, Letture dei testi di Leonardo da Vinci

Ore 15:30 – Sandro Albini, Studioso Vinciano: “Viaggio tra i monti e le acque di Leonardo, fra schizzi, disegni, dipinti, studi scientifici”. Leonardo si assenta improvvisamente dalla corte di Ludovico il Moro nel giugno del 1496 e vi rientra nella primavera del 1497 dopo la morte di Beatrice d’Este, moglie del Moro. Più di un elemento induce a ritenere che abbia trascorso quel periodo nella esplorazione della zona alpina e prealpina tra Bergamo e Brescia, visitando le valli Brembana, Seriana, Camonica, Trompia e alta Val Sabbia i cui rilievi sono tracciati in forma di schizzo su due fogli conservati a Windsor.

Ore 15.50 – Claudio Cali, Studioso e ricercatore Vinciano: “Tema: Leonardo e l’acqua – tra scienza e pratica a Milano”. L’uditorio sarà accompagnato in un racconto alla scoperta dell’opera del maestro di Vinci seguendo il fil-rouge dell’acqua, mettendo in luce i tanti aspetti della personalità di Leonardo che appare, di volta in volta, in veste di studioso, scienziato o ingegnere.

Ore 16:10 – Gianfranco Garancini, Studioso dei Manoscritti Leonardeschi: “Il metodo “scientifico” di Leonardo da Vinci: qualche riflessione di uno storico”. “L’acqua che tocchi de’ fiumi…” : Leonardo e il tempo. Se “la sapienza è figliola dell’esperienza”, tuttavia “la natura è piena di infinite ragioni che non furono mai in esperientia. Ogni nostra cognitione principia dal senso; […] i sensi sono terrestri, la ragione sta fuor di quelli, quando contempla…” E allora: “o speculatore delle cose, non ti laudare di conosciere le cose che ordinariamente per sé medesima la natura conduce; ma rallegrati di conosciere il fine di quelle cose che sono disegniate dalla mente tua”.

Ore 16:30 – Coffee Break

Programma seconda sessione

Ore 16:45 – Giovanni Bidoglio, Centro Comune di Ricerca di Ispra, Commissione Europea “Acqua per un mondo assetato tra scarsità, sprechi e cambio climatico”. Casualità o anticipazione? Già nel XV secolo Leonardo guardava lontano, prefigurando siccità e desertificazione. Realtà ora in molte regioni del pianeta dove una minore disponibilità d’acqua per l’agricoltura e l’energia, la diminuzione del livello minimo dei fiumi e le difficoltà di accesso a fonti di acqua potabile hanno effetti sociali, economici ed ambientali.

Ore 17.10 – Vanni Belli, Direttore Centro Geofisico Schiaparelli di Varese “L’influenza della Luna sulle maree”. La presenza di corpi celesti vicino al nostro pianeta influisce sulla rotazione della terra e la dinamica dei corpi idrici, particolarmente evidente nel fenomeno delle maree è interessante capirne i meccanismi, soprattutto per chi naviga. Quale sarà poi il futuro della relazione terra – luna?

Ore 17:30 – Pietro Pirelli, Ricercatore e studioso di suoni: “Nelli Piccoli pelaghi”. Dagli scritti di Leonardo da Vinci: “Nelli piccoli pelaghi una medesima percussione partorisce molti moti incidenti e refressi. La onda massima è vestita d’innumerabili altre onde, che si movono a diversi aspetti”. Il “piccolo pelago” di Pirelli è l’IDROFONO, con il quale, mediante il moto ondoso di una piccola superficie d’acqua, egli scolpisce la luce rendendo visibile il suono. Con uno scatto fotografico questo divenire si congela nelle splendide immagini delle IDROFANIE.

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Pubblicato il 14 Giugno 2019
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