“Lo facciamo picchiare al comizio”. La rabbia degli ndranghetisti contro Modesto Verderio

Nel 2018 la Lega si alleò con Forza Italia, nella coalizione su cui "puntava" la cosca locale. E nemico giurato, insieme alla civica di Nadia Rosa, divenne Verderio, l'ex leghista che si scagliava contro la ndrangheta

gallarate generico

«Andare contro la ‘Ndrangheta non è che porti voti, qui. Anzi». Lo confessava, con realismo ma comunque pronto alla battaglia, Modesto Verderio. Erano i giorni ancora freddi di fine inverno 2018 e aveva appena annunciato di volersi candidare sindaco.

Qualche anno prima era il “leghista contro la ndrangheta”, quell’anno si candidò invece con Grande Nord contro il centrodestra ufficiale, quello che riuniva Lega e Forza Italia.

Una spina nel fianco, per il centrodestra e – si scopre oggi- anche per il gruppo ndranghetista. «Candidato pure sindaco, questa merda» esclama Cataldo Casoppero (già nell’inchiesta Bad Boys del 2009), in auto con Olindo Lettieri, un altro degli indagati nell’inchiesta di oggi. «Si è messo a parlare lui contro la ‘ndrangheta, contro…».

L’attivisimo di Verderio infastidisce. Perché attrae l’attenzione ma anche perché è percepito come uno sgarro verso i cirotani e le cosche. Come quando, il 9 giugno, appena prima delle elezioni, Cataldo Casoppero si lamenta con Antonio Casoppero che Verderio «scrive su Lonate News (pagina facebook locale, ndr) che lui prende a calcio tutti i cirotani, che la ‘ndrangheta la manda via!».

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Torniamo indietro di un giorno, al venerdì prima del silenzio elettorale. È l’8 giugno 2018, Casoppero e Lettieri sono in auto, girano per il centro storico del paesone: Verderio sta tenendo la festa di fine campagna elettorale al monastero.
Loro vogliono farsi vedere da chi li avversa, vogliono passare davanti alla villa dove sta tenendo la festa la civica Uniti e Liberi con Nadia Rosa, stare con il fiato sul collo. 
Ipotizzano anche una intimidazione diretta verso Verderio, mentre cercano di incrociarlo: «Devo vedere dove cazzo fa il comizio e devo trovare… facciamo venire due albanesi con il compare (Mario Filippelli, secondo gli inquirenti) e lo facciamo picchiare al comizio stesso».

Perché sfuma l’intimidazione? Forse perché la Polizia di Stato si fa notare a Lonate. C’è in giro la Polizia Locale, ma preoccupa soprattutto l’eventuale presenza di uomini dello Stato in borghese: «Il brutto è quando non li vedi», osservano.
Al dibattito elettorale Verderio si presenta particolarmente combattivo, con una verve ironica che probabilmente irrita gli ndranghetisti. Si compiacciono però di una cosa: di un intervento dal pubblico. Che rivendica che quando «c’erano i cirotani che viaggiavano […] non c’era un marocchino che dava fastidio a qualcuno». 
Alla fine, in Italia, gli immigrati sono sempre comodi come nemico: anche per giustificare la presenza della ‘ndrangheta.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Luglio 2019
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