Sbloccati (di nuovo) 500 milioni di euro per potenziare la linea Milano-Gallarate
Già formalmente finanziato nel 2016 e nel 2017, l'aggiunta di un binario alla trafficata linea ferroviaria è rientrato anche nel nuovo programma stabilito dal Cipe. Che ha finanziato anche molte opere al Sud e interventi per la sicurezza del traffico

Il Cipe dà – di nuovo – il via libera al potenziamento della linea Milano–Rho–Gallarate, atteso da anni da alcuni e da altri osteggiato.
Durante la riunione del 24 luglio del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica è stato dato il via libera all’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma Investimenti RFI-MIT 2017-2021. In sostanza: l’accordo attraverso cui lo Stato s’ìimpegna a intervenire sulla rete ferroviaria Fs. Con un aggiornamento di spesa di 15,4 miliardi di euro in più.
Molte risorse sono orientate al recupero del gap infrastrutturale del Sud (a cui è destinato circa il 51% delle nuove risorse), per accelerare l’installazione di tecnologie di sicurezza ERTMS (European Rail Traffic Management System) su tutta la rete, per un programma complessivo dedicato alla conservazione e all’efficientamento di oltre 19mila opere tra ponti, viadotti e sottovia. Il resto delle risorse verranno impiegate, in particolar modo, per valorizzare le ferrovie turistiche, interventi a supporto delle linee regionali, i principali nodi urbani, le nuove line di Alta capacità e i collegamenti di ultimo miglio per porti, aeroporti e terminali. Insomma: ce n’è un po’ per accontentare tutti, in tutta Italia.
Tra le opere principali figurano appunto il completamento della Napoli – Bari (2,1 miliardi), il nuovo collegamento Palermo – Catania (2,985 miliardi), il Terzo Valico dei Giovi sul Corridoio Reno-Alpi e del nodo di Genova (818 milioni), il completamento della velocizzazione Roma – Pescara (211 milioni), il quadruplicamento della Pavia – Milano Rogoredo (250 milioni). E infine appunto il potenziamento della linea Gallarate – Rho, finanziato con 500 milioni.
L’intervento di potenziamento era stato già approvato nel 2017, sulla base di un nuovo progetto, dopo che quello precedente era stato bocciato dal Tar. Dopo di allora, però, era il finanziamento era stato accantonato, fino al nuovo sblocco attuale.
Un primo progetto era stato approvato nel 2010, ma l’intervento era stato appunto stoppato a dicembre 2012: la Regione aveva chiesto prima una valutazione d’impatto ambientale per un terzo binario, ma poi aveva fatto un progetto per terzo e quarto binario (nella zona tra Rho e Parabiago). E dal momento che un binario in più non è uno scherzo, in un territorio molto edificato come quello a ridosso di Legnano, il TAR e il Consiglio di Stato hanno dovuto dare ragione ai comitati che si oppongono al progetto. Per questo l’iter delle autorizzazioni è ripartito da zero. Successivamente le risorse sono state trovate dal governo centrale e recepite nel Patto per la Lombardia firmato nel 2016 dall’allora premier Matteo Renzi e dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. Fino al successivo stop, legato a problemi progettuali. E non solo: 500 milioni sono tanti, ma inferiori al fabbisogno totale richiesto, superiore ai 700 milioni.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
Ricordo, nel lontano 1984, quando cominciai a prendere il treno e sentivo i pendolari storici parlare con i controllori storici di quando sarebbe stata raddoppiata la linea tra Gallarate e Rho. Gli anni passano, pendolari e controllori vanno in pensione, il loro posto viene preso dai figli e ancora si parla di potenziare la linea. Intanto la S5 continua ad essere in perenne ritardo, ed è così da trent’anni. Sarebbe ora che qualcuno in provincia/regione/trenord/rfi facesse qualcosa…