Morti sul lavoro, il grido di rabbia del sindacato
Dopo l'incidente mortale di ieri alla Orsa, Cgil Cisl e Uil hanno indetto per lunedì 2 settembre due ore di sciopero chiamando i lavoratori a mobilitarsi per la prevenzione e la sicurezza

“Abbiamo esaurito le parole, resta solo la rabbia”. C’è dolore e quasi un senso di impotenza nelle parole con cui i sindacati chiamano i lavoratori alla mobilitazione dopo la tragedia che si è consumata ieri alla Orsa Foam di Gorla Minore.
“Abbiamo esaurito le parole e riteniamo insostenibile la situazione creatasi alla Orsa Foam – scrivono i rappresentanti di categoria di Cgil Cisl e Uil – in meno di due mesi due infortuni gravissimi. L’azienda deve prendersi la responsabilità di quanto è accaduto senza celarsi dietro l’alibi della fatalità o della causalità. Con il comunicato unitario del 11 luglio scorso, data dell’altro infortunio gravissimo, abbiamo denunciato la sottovalutazione dei rischi e le lacune organizzative, strumentali, formative o attinenti alla vigilanza ed il controllo nei luoghi di lavoro dal punto di vista della prevenzione a livello internazionale, con la speranza che il messaggio arrivasse anche alla direzione dell’azienda, ma i fatti dimostrano il contrario”.
Un pensiero ai familiari di Davide Misto e ai suoi colleghi, “a cui ci stringiamo con forza esprimendo la disponibilità per qualsiasi esigenza”, ma anche la volontà di reagire, di non restare inerti davanti a questo ennesimo dramma. Lunedì 2 settembre le organizzazioni sindacali hanno indetto due ore di sciopero, dalle 13 alle ore 15 con presidio fuori dall’azienda: “Lo sciopero – scrivono – ha lo scopo di rafforzare il nostro grido di rabbia nei confronti di aziende che permettono ancora nel 2019 di morire sul posto di lavoro. È fondamentale la partecipazione di tutti i lavoratori al presidio: uniamoci in questa lotta a favore della prevenzione e della sicurezza”.
Una mobilitazione che proprio nella nostra regione appare più urgente e necessaria: secondo i dati diffusi ieri dalla Cisl la Lombardia – con quasi 100 morti sul lavoro dal 1° gennaio ad oggi – è l’unica del nord Italia in controtendenza, con un aumento degli incidenti nmortali
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