Consiglio segreto e Tar, settimana importante per Maccagno

Questa sera convocata un’assemblea cittadina non aperta al pubblico mentre il 27 il tribunale amministrativo regionale valuterà il ricorso per una scheda contestata

Avarie

Sarà una settimana lunga quella che si apre a Maccagno con Pino e Veddasca, se non altro dal punto di vista del clima politico che si sta surriscaldando fra gli amministratori pubblici per via delle questioni venute a galla dopo le elezioni della scorsa primavera e non ancora risoltesi.

Per questo il dibattito nelle sedi istituzionali è vivo, tanto da essere oggetto di un consiglio comunale che si terrà questa sera. In realtà i consigli sono due, ma di uno non si conosceranno mai i contenuti poiché convocato in seduta segreta con l’obiettivo di trattare questioni legate alle persone – dipendenti comunali e consiglieri – in merito alle due denunce presentate alla procura della repubblica di Varese l’estate scorsa da parte dei consiglieri di minoranza di «Idea Comune» capeggiata dall’avvocato Davide Compagnoni.

I fatti riportati all’autorità giudiziaria sono noti: in un caso si tratta della promessa di garantire l’appoggio politico al ballottaggio mediante la gestione di un pacchetto di voti che un elettore avrebbe proposto al candidato sindaco Compagnoni in cambio di soldi; nell’altro, palesi irregolarità legate alla richiesta e alla conseguente emissione di tessere elettorali per cittadini residenti all’estero.

Su questi punti si parlerà nella seduta non aperta al pubblico in programma nel tardo pomeriggio di oggi. Un contesto che si combina con un’altra data attesa legata alla decisione del tribunale amministrativo regionale che dovrà valutare una contestazione sollevata sempre dalla minoranza.

Ma se le denunce riguardano essenzialmente una serie di comportamenti contestati dopo il primo turno di voto, quella del giudice amministrativo ha come oggetto l’espressione di un voto alla prima tornata elettorale, vale a dire quella che uscì in perfetta parità (i famosi 802 voti contro 802): secondo la minoranza quell’espressione di voto vergata a penna – e non a matita copiativa – sarebbe da ritenersi invalida: se così fosse stato l’ago della bilancia, seppur per un solo voto, si sarebbe spostato inesorabilmente verso «Idea Comune», incoronando Compagnoni come nuovo sindaco al primo turno.

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Pubblicato il 23 Settembre 2019
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