Javorcic: “Pergolettese, una squadra da interpretare”
La Pro Patria giunge alla partita dello Speroni di domenica 8 con rinnovata carica, contando anche il punto pesante portato a casa contro l’Albinoleffe

Dopo che l’ultimo giorno di mercato ha completato il puzzle, la Pro Patria giunge alla partita dello Speroni di domani con rinnovata carica, contando anche il punto pesante portato a casa contro l’Albinoleffe.
Davanti agli uomini di Javorcic ci sarà la neopromossa Pergolettese, che il tecnico croato non esita a definire camaleontica: «Sono una squadra di difficile lettura. Hanno vinto la D con il 4-3-3, salvo poi stravolgere tutto nelle prime due partite di quest’anno, non riesco ad estrapolare punti di riferimento: credo che lo sforzo più grande di domani sarà quello di interpretare bene la gara dall’inizio, adattandoci negli uomini e nel modo di giocare».
I bustocchi cercano ancora la prima vittoria di questa stagione, e contro una neopromossa i pronostici sono tutti a favore dei tigrotti. Ma, ammonisce Javorcic: «Non è sempre questione di chi ci troviamo davanti, ma piuttosto siamo noi a dover fare un percorso, domenica dopo domenica, per poter poi capire il campionato e soprattuto chi siamo: una squadra con un’identità precisa e con anima, che con il passare del tempo e del rodaggio dovrà essere in grado di evolversi per essere all’altezza delle sfide che questo mese in particolare non saranno facili».
La Pro ha in calendario infatti la partita con la JuveU23 la prossima giornata, per poi affrontare ben 2 trasferte in Toscana (Arezzo e Siena, quest’ultima infrasettimanale). Tra i due viaggi ospiterà allo Speroni la Pianese, anch’essa neopromossa e piena di insidie per un discorso analogo a quello sui cremaschi di domani.
Due parole infine per quanto riguarda Masetti e Kolaj: «Masetti è un giocatore che viene a ricoprire un ruolo scoperto, ha quindi un peso specifico importante nel nostro contesto. Sono contento di averlo con noi, lavorando miglioreremo insieme. Kolaj invece deve andare in nazionale. Non mi preoccupa che stia meno tempo con noi, anzi è un valore aggiunto, un orgoglio per la pro Patria avere un giocatore in una nazionale già solida (l’Albania Under21), in espansione. È una cosa che lo faciliterà anche, contando che riuscirà a immagazzinare minuti che qui magari non sono così scontati».
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