Una Moto Guzzi svetta nella Sei Giorni storica di Varese
Il perugino Pagliochini ha vinto la rievocazione organizzata dalla VAMS e disputata sabato con partenza e arrivo dal centro cittadino. Cento le moto d'epoca provenienti da 12 regioni e 5 Paesi esteri
Non ha tradito le attese la rievocazione storica della Sei Giorni velocistica di Varese, la gara che si tenne nel settembre del 1951 e che oggi viene riproposta grazie all’impegno e all’organizzazione dei soci della VAMS, il club auto e moto storiche cittadino presieduto da Angelo De Giorgi.
L’ottava edizione della manifestazione ha portato a Varese ben 100 moto storiche (e dodici squadre), scattate da corso Matteotti sabato mattina con uno starter d’eccezione, Jeffrey Smith, medaglia d’oro (con la Gran Bretagna) proprio alla Sei Giorni di 68 anni or sono, allora in sella a una Triumph, ma anche due volte campione del mondo di motocross a metà degli anni Sessanta. Ad accogliere Smith a Varese una delegazione formata, oltre che da De Giorgi, anche dal collezionista Gian Pio Ottone, da Enrico Bassani, Alberto Vaser e dai responsabili del progetto “Varese Terra di Moto”: Annalisa Mentasti, Ennio Marchesin, Alberto Debernardi e Marco Belli.
La Sei Giorni storica è stata occasione anche di gara per i partecipanti, con la formula della regolarità: la vittoria è andata al perugino Gianpiero Pagliochini su una Moto Guzzi Monza 500 davanti all’altoatesino Thomas Seebacher (Vespa 125) e a Paolo Laganà (Vespa 150). La tappa di Bellagio è invece servita per decretare i vincitori del concorso di eleganza, trofeo andato a Carlo Filippi su Aero Caproni Capriolo 75 del 1956 e alla sommese Marta Corsini su Vespa Primavera ’76. Per quanto riguarda invece la graduatoria a squadra, primo posto per la “Merano 3” davanti al terzetto tutto al femminile “Irriducibili Six Days” formato da Floriana Elli, Lorella Borghetti e Francesca Arrigone, e al team di Mantova-Cesena.
Le premiazioni si sono svolte sabato sera nel rinnovato infopoint della Camera di Commercio dove Sabrina Guglielmetti ha fatto gli onori di casa, riaffermando come lo sport del motore sia un ottimo veicolo di promozione del territorio e delle sue eccellenze agli occhi dei turisti provenienti (in questo caso) da 12 regioni d’Italia e da cinque Paesi esteri.
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Ma che razza di sei giorni è, con vespe e tutte moto stradali al via ?????
Le sei giorni sono sempre state per moto da fuoristrada su percorsi fuoristrada !!!