Cervi si allenerà a Varese sotto gli occhi attenti della Openjobmetis

Il pivot arriverà a inizio settimana e inizierà a lavorare con il preparatore atletico Barnaba. Presto per ipotizzare un ingaggio, il giocatore sarà monitorato da vicino

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Riccardo Cervi, pivot 28enne di 2,14, arriverà a Varese all’inizio della prossima settimana per allenarsi con la struttura della Openjobmetis. La parola “struttura” non è casuale: Cervi infatti non è probabilmente pronto a faticare fin da subito con lo staff di Attilio Caja e con il resto della squadra, ma presumibilmente dovrà svolgere quel che si chiama “lavoro differenziato”.

Il centro azzurro, nato e cresciuto a Reggio Emilia, è infatti fermo da tempo ed è alle prese con alcuni problemi fisici in via di risoluzione: per questo motivo sta svolgendo alcune visite proprio in questi giorni, e gli esiti saranno poi segnalati allo staff medico biancorosso per una valutazione e un trattamento specifici.

Cervi quindi sarà affiancato in primis da Silvio Barnaba, il preparatore atletico della Openjobmetis che lo ha già seguito nella stagione giocata dal pivot ad Avellino (foto in alto: Cervi contro Kuksiks) : l’obiettivo è quello di “riportarsi in pari” a livello fisico visto che l’ultima partita disputata risale allo scorso maggio. È quindi possibile che Cervi diventi anche un giocatore di Varese? Presto per dirlo: il suo percorso a Masnago sarà ovviamente valutato in presa diretta dalla società, e l’obiettivo potrebbe essere quello di dare un appoggio al giocatore in cambio di una sorta di “opzione” quando sarà il momento di tornare sul parquet.

In tempi normali, Cervi ha uno stipendio decisamente al di fuori degli standard varesini (gli italiani, specie se di livello e ancora più se “lunghi” sono “finanziariamente” cari) ma la situazione attuale è tutta da valutare. Ogni discorso di questo genere resta prematuro; nel caso la cosa evolvesse, il giocatore destinato a lasciargli il posto sarebbe l’esperto pivot di riserva Luca Gandini ma oggi è inutile bruciare le tappe. Anche perché un giocatore con le caratteristiche e la stazza di Cervi costringerebbe Caja a rivedere una parte del sistema di gioco della Openjobmetis: difficile prevedere che il lungo reggiano possa – per esempio – svolgere quei cambi difensivi o quei compiti in “aiuto e recupero” che i pivot varesini (Cain ieri, Simmons ma anche Gandini oggi) devono rispettare nei meccanismi difensivi attuali. Insomma, “il futuro non è scritto”, come cantava il leggendario Joe Strummer: da settimana ventura si inizierà a vergare un primo capitolo.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Ottobre 2019
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