Cirilli e la sua carovana di talenti torna al Sociale con 5 date
L'operazione de comico di Sulmona è ambiziosa: porterà sul palco del teatro Delia Cajelli cantanti, ballerini, DJ, illusionisti, giocolieri e comici
Dopo dieci anni di esperienze televisive e teatrali Gabriele Cirilli torna al Teatro Sociale di Busto Arsizio con il Cirque du Cirill, “grande casa di accoglienza per talenti”, espressione coniata proprio da Cirilli per descrivere le cinque date (15 novembre, 13 dicembre, 17 gennaio, 14 febbraio, 13 marzo) in cui con una variegata squadra di talenti intratterrà il pubblico.
“L’idea era stata sviluppata già dieci anni fa – racconta Maurizio Castiglioni, direttore artistico dell’Associazione Amici del Caffè Teatro- poi Gabriele ha iniziato il suo percorso televisivo. Ci siamo tenuti in contatto, e quando gli abbiamo proposto di riportare il Cirque di Cirill a Busto ha accettato con entusiasmo. Ci tengo a ringraziare il nostro sponsor, ATL Iveco, che è stato fondamentale per la nascita del progetto, e a sottolineare che la maggior parte degli artisti che prenderanno parte allo spettacolo sono originari delle nostre zone. Spero quindi che il fiuto di Gabriele per scoprire talenti continui a regalarci emozioni”.
Lo spettacolo intende essere appunto un grande contenitore nel quale ognuno degli artisti coinvolti sia in grado di spiccare nella propria “disciplina”: ci sono così cantanti, ballerini, DJ, illusionisti, giocolieri e comici, per un totale di una ventina di artisti, che di data in data cambieranno anche ruolo e personaggio, così da far emergere spettacoli sempre diversi.
“E’ un operazione nella quale credo fortemente – dice Cirilli – e che ha lo scopo di finire in TV. Per questo gli spettacoli saranno ripresi, nella mia intima convinzione che se qualcosa funziona in live funziona anche in televisione. Ho voluto creare tutto questo per andare fuori dagli schemi, portando un’ironia che toccasse più o meno profondamente il pubblico; per farlo mi sono rivolto ad amici e talenti, ne è venuta fuori un patchwork di emozioni incredibile. E’ un progetto ambizioso, lo riconosco, ma credo che la TV riuscirà a trainarlo, abbiamo già in programma un tour per il 2020. Il mio ruolo di capo comico è un po’ come fare l’allenatore di calcio, credo nei singoli e sono contento per aver costruito una squadra veramente forte. Ringrazio ovviamente il Teatro Sociale per la fiducia, la ripagheremo con tante risate, musica e un ospite a sorpresa che non posso svelarvi per ora. Ci vediamo alla prima!”.
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