“Difficile intercettare il tumore all’ovaio, ma ci sono piccoli sintomi”

La ginecologia di Varese è tra i migliori reparti lombardi in campo oncologico. Le raccomandazioni del professor Ghezzi per la prevenzione dei tumori di ovaio e utero

ospedale del ponte

Tra i migliori in Lombardia nel trattamento dei tumori all’ovaio e all’utero, il migliore nella nostra regione e il terzo in Italia per l’asportazione dell’utero.

Il reparto di ginecologia dell’ospedale Del Ponte di Varese è ormai un punto di riferimento nazionale e inizia ad attirare pazienti anche dai paesi europei: « Abbiamo ottime sale chirurgiche di ultima generazione e apparecchiature sofisticate – spiega il primario, professor Fabio Ghezzi, che ha ottenuto anche numerosi riconoscimenti internazionali – Lo scorso anno abbiamo effettuato 700 isterectomie e per la quasi totalità con tecniche mininvasive. Nel 98% degli interventi utilizziamo questa tecnica che in Europa è applicata, in media, solo nel 40% dei casi».

Chirurgia laparoscopica mininvasiva vuol dire soprattutto minori conseguenze post operatorie per la paziente e un recupero più veloce.

In questa elevata casistica, la parte oncologica è minore ( la gran parte sono fibromi e cisti) ma comunque elevata se il Del Ponte è tra i primi ospedali lombardi per interventi di oncoginecologia: « Un risultato che vede la collaborazione di una grande squadra – sottolinea il prof. Ghezzi – tutti, dai chirurghi, agli anestesisti, strumentisti, infermieri, danno sempre il massimo per accudire al meglio le pazienti. La parte oncologica, inoltre, è affidata a una equipe multidisciplinare con figure di diverse specialità, che prendono in carico dal primo momento sino all’ultimo follow up».

Le pazienti hanno età differenti: « Diciamo che dai 50 anni in su aumentano le possibilità di sviluppare un tumore all’ovaio – spiega il primario – purtroppo non è facile individuarlo tant’è che la mortalità non è cambiata negli ultimi 40 anni. Più semplice intercettare la neoplasia all’utero attraverso il pap test. Io raccomando sempre di tenersi sotto controllo e, in caso di gonfiore addominali con dolori cronici e continui, nausea o difficoltà intestinali, rivolgersi subito a uno specialista. Anche in questi casi, prima si interviene più alte sono le possibilità di eradicarlo: parliamo dell’85% delle possibilità di riuscita in caso di diagnosi precoce».

L’età giusta per iniziare i controlli è attorno ai vent’anni: « Nel nostro ospedale offriamo anche la preservazione della fertilità con il prelievo e il congelamento degli ovociti per preservare il futuro della nostra paziente. Inoltre abbiamo inaugurato un Centro di diagnostica ecografica pelvica dove si prendono in carico e curano altre patologie che minano la fertilità come, per esempio, l’endometriosi».

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Pubblicato il 03 Ottobre 2019
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