Poste rilancia sui piccoli comuni: “Cassette smart, flotta ecologica e pos gratuiti”
Davanti ad una platea di 4.000 sindaci Poste Italiane ha rinnovato e aumentato i suoi impegni per i piccoli comuni. L'amministratore delegato: "Teniamo fede alla missione di collegare l'Italia"
La conferma e il rilancio. È questo che hanno portato a casa i 4.000 sindaci riuniti da Poste Italiane a Roma per il rilancio dei nuovi impegni dell’azienda con il Paese. Il piano dell’azienda per i piccoli comuni -quelli cioè con meno di 5.000 abitanti- annunciato l’anno scorso viene infatti confermato e rilanciato in una maniera ancora più ambiziosa.
«Meno di 12 mesi fa davanti a voi ci eravamo preso 10 impegni -ha spiegato dal palco l’amministratore delegato dell’azienda, Matteo del Fante- e oggi confermiamo quegli impegni e ne assumiamo di nuovi». Primo punto e prima conferma rimane quello della non chiusura di nessun ufficio postale: «avevamo annunciato che non avremmo chiuso nessun ufficio postale e così è stato e continueremo a fare». Confermati anche gli altri impegni, dall’installazione dei postamat in tutti i comuni fino all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ma Del Fante si è assunto anche nuovi impegni. Si spazia dall’avvio di programmi di educazione finanziaria e digitale fino alla realizzazione di eventi filatelici per valorizzare le tradizioni dei territori passando per massicci interventi di digitalizzazione. «Forniremo due pos a tutti i comuni in comodato d’uso gratuito -spiega l’A.D.- con commissione gratuita per tutte le carte di Poste Italiane». In più in comuni in cui gli uffici postali non ci sono o sono aperti a giorni alterni veranno dei «locker che permetteranno la ricezione e la restituzione dei pacchi, il pagamento di bollettini e le ricariche» e l’azienda punta ad installarne 1.650 entro il 2022 per i comuni che lo richiederanno. Ci sarà poi un rinnovo delle cassette delle lettere con 11.000 nuove cassette smart con sensori e pannelli per comunicazioni «e circa la metà andranno nei piccoli comuni». Ancora più ambizioso è il piano di rinnovo della flotta aziendale che punta a sostituire i 26.000 veicoli con mezzi ecologici e il 50% di questi saranno nei piccoli comuni.
Tutto questo perchè? «Per permettervi di tornare nelle vostre comunità con i nostri impegni perchè Poste tiene fede alla propria missione di collegare l’Italia al suo interno e connetterla all’Europa e al mondo favorendone lo sviluppo e la coesione sociale e territoriale».
Impegni che Poste si è assunta davanti a 4.000 sindaci provenienti da tutta Italia «e mi dicono che è un record aver riunito così tanti sindaci in un unico posto», dice Del Fante. La provincia di Varese era abbondantemente rappresentata con sindaci o consiglieri delegati di 32 comuni: Agra, Azzio, Bardello, Biandronno, Bodio Lomnago, Bregano, Cadegliano-Viconago, Cadrezzate con Osmate, Caronno Varesino, Casale Litta, Cazzago Brabbia, Cittiglio, Cocquio-Trevisago, Cremenaga, Crosio della Valle, Cugliate-Fabiasco, Cunardo, Curiglia con Monteviasco, Daverio, Dumenza, Galliate Lombardo, Gemonio, Germignaga, Leggiuno, Lozza, Malgesso, Marchirolo, Masciago Primo, Mesenzana, Porto Ceresio, Saltrio, Varano Borghi e Vizzola Ticino.
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