Torneo “Bambini a canestro”: più di cento partite nel segno dell’amicizia
La manifestazione di minibasket organizzata dalla Robur andrà in scena tra il 31 ottobre e il 3 novembre. Tra le squadre in arrivo anche i bambini di Barcellona, Alba Berlino e Panathinaikos
Saranno quattro giorni di festa, sport e amicizia sotto canestro: tra giovedì 31 ottobre e domenica 3 novembre torna per la quinta volta il torneo “Bambini a canestro”, competizione dedicata alla categoria del minibasket interamente organizzata dalla Robur et Fides Varese.
La società gialloblu, che ha presentato quest’oggi (venerdì 25) l’evento in Camera di Commercio, farà leva su quattro campi – i due del Campus, quello del centro Robur e la palestra di Casciago – per ospitare la bellezza di 104 partite, così come avvenuto nell’edizione passata. «E dire che eravamo partiti pochi anni fa con dodici formazioni – ricorda Martino Rovera, ex giocatore roburino oggi responsabile della sezione minibasket e del settore giovanile – La formula dell’ospitalità in famiglia che abbiamo scelto (e che ricalca quello che, a Pasqua, caratterizza gli altri grandi tornei giovanili varesotti ndr) è piaciuta e molte società sono felici di tornare con nuovi ragazzi, ogni anno».
Tra queste, addirittura, il Barcellona che ormai è un habitué della manifestazione, ma ai catalani si sono aggiunte altre realtà che a livello senior hanno un respiro continentale come il Panathinaikos di Atene (con due squadre) o l’Alba Berlino. E poi le italiane: oltre alla Robur e a una serie di realtà locali – fondamentali ai fini dell’accoglienza – ci sono i settori minibasket di mezza Serie A e cioè Venezia, Trento, Trieste, Cantù e Pallacanestro Varese.
Dove le società e le famiglie non arrivano, ci sono gli accordi con Federalberghi per dare a “Bambini a canestro” l’autonomia a livello di ricettività: all’Hotel Ungheria, partner storico del torneo, si sono aggiunte altre tre strutture quali l’AtaHotel, il Bel Sit e il Vecchia Riva, nell’ottica di dare valore economico al territorio accanto alla rilevanza sportiva dell’evento. Musica per le orecchie della Varese Sport Commission, la struttura nata proprio con questo scopo, che ha ospitato la conferenza stampa di lancio della manifestazione che porterà all’incirca 2mila pernottamenti nel periodo interessato.
Insieme a Rovera, al torneo sta lavorando uno staff interno alla Robur composto dai giovani istruttori che lavorano con la società: Jessica Poretti (per la segreteria), Francesco Abbiati, Mattia Balzaretti ed Elia Somaschini. Sono loro ad aver “calibrato” nel dettaglio un calendario non semplice da compilare, tra rischio di tempi morti e di “overdose” di partite, necessità di spostamenti e break per pranzi e cene. La formula sarà la stessa del 2018: prima fase con otto gironi da quattro squadre (qui le partite dureranno 24′: quattro tempi da 6′), poi il classico tabellone a eliminazione diretta sino alla finalissima che si giocherà al Campus alle 16 di domenica 3 novembre. E proprio nell’intervallo del match per il titolo ci sarà una partita di baskin, il basket inclusivo che permette di vedere in campo insieme normodotati e ragazzi con diversi livelli di disabilità. Protagonisti anche gli ospiti del “Millepiedi Onlus” con gli istruttori guidati da Marco Palladino.
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