La fuga in bici dello spacciatore finisce nel fango, arrestato
Alla vista dei Carabinieri ha tentato di far perdere le proprie tracce nel bosco ma il fondo fangoso affrontato con una city bike è stato fatale

Il mezzo usato per scappare dai carabinieri non era il più adatto e anche per questo sono riusciti a fermare la sua fuga. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Busto Arsizio, nel corso del monitoraggio continuo e costante del fenomeno dello spaccio in zone boschive hanno denunciato un pusher tunisino, bloccato non senza difficoltà nell’area boschiva tra Busto e Castellanza.
Il giovane, un 21enne tunisino, in Italia senza fissa dimora, disoccupato, pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale, si aggirava a bordo di una bicicletta (sono in corso le verifiche sulla provenienza anche di tale “velocipede”, una city bike di particolare valore economico), nella zona di “confine” tra l’area boschiva e la strada – evidentemente ritenendo agevole l’eventuale fuga ed allo stesso tempo il contatto con gli abituali frequentatori – assuntori di sostanze stupefacenti.
Alla vista della pattuglia in effetti il giovane ha tentato di darsi alla fuga, lanciando a terra un involucro. Il giovane, però, non ha fatto i conti con la pioggia di questi giorni che ha reso la via di fuga nel bosco difficile da percorrere con una bicicletta di quel tipo. A bordo della bici da città non particolarmente agevole il pusher è stato raggiunto dopo un brevissimo inseguimento a piedi dai carabinieri. Non contento ha tentato ulteriormente di divincolarsi con particolare vigore, rendendo necessaria la sua immobilizzazione forzata.
A seguito di perquisizione personale e del recupero dell’involucro poco prima gettato a terra il giovane veniva trovato in possesso poco meno di mezzo etto di sostanza stupefacente (hashish e cocaina, suddivisi in dosi) e 405 euro in banconote di vario taglio, evidente provento dell’illecita attività di spaccio.La droga era nascosta nel manubrio della bicicletta.
Al termine delle operazioni di fotosegnalamento il giovane è risultato irregolare sul territorio nazionale, in quanto privo di permesso di soggiorno e colpito da ordine espulsione emesso in data 6 settembre 2019 dalla Questura di Bari.
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