Specializzandi e settantenni per “riempire” le corsie
Il nuovo Patto per la Salute sottoscritto da Regioni e Stato accoglie la proposta di reclutare gli specializzandi sin dal terzo anno e il trattenimento dei medici oltre i 40 anni di servizio

«L’estensione al terzo anno di corso per l’impiego degli specializzandi negli ospedali e medici in servizio fino a 70 anni (anche oltre i 40 anni di attività) per far fronte alla grave carenza di personale negli ospedali. Sono questi gli ultimi significativi punti accolti e inseriti nel testo del nuovo Patto della Salute, per il quale Regione Lombardia ha fornito un contributo determinante».
Lo annunciano il governatore Attilio Fontana e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, commentando la proposta esaminata e approvata dalla Commissione Sanità, ufficializzata dalla Conferenza delle Regioni e sulla quale è scattata l’Intesa con il Governo a fronte di un finanziamento incrementale di 2 miliardi nel 2020 e 1,5 miliardi nel 2021 del Fondo Nazionale.
«Abbiamo scritto le regole per il funzionamento della sanità del futuro – aggiungono il presidente e l’assessore – e per la sostenibilità di un sistema universalistico, uno dei pochi rimasti a livello internazionale, che rischiava il collasso. Il nuovo Patto contiene elementi importanti per far fronte all’emergenza legata allo svuotamento dei reparti degli ospedali: l’indice di incremento della spesa per le assunzioni raddoppia, passando dal 5 al 10 per cento sull’aumento della quota del Fondo Sanitario Regionale. Questa nuova opportunità permetterà l’arruolamento di nuovi medici, infermieri e operatori, rafforzerà i servizi per i cittadini riducendo i tempi di attesa, migliorerà gli ambienti e i carichi di lavoro».
L’assessore Gallera si sofferma inoltre sulle misure urgenti contenute nel Patto per Salute, che serviranno per arginare lo spopolamento delle corsie: «La possibilità di fornire una crescente autonomia agli specializzandi – sottolinea – garantirà ai giovani medici, già laureati, l’opportunità di esercitare la professione e svolgere mansioni molto utili per le dinamiche gestionali dei servizi ospedalieri. In Lombardia abbiamo recentemente avviato l’impiego degli specializzandi del 4’ e 5’ anno, coinvolgendo una platea di circa 2000 camici bianchi».
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