Bordignon, due medaglie di bronzo e… una carbonara sulla strada per le Olimpiadi
L'azzurra di Arsago Seprio convince in coppa del mondo a Roma e tiene alle spalle le dirette avversarie in chiave qualificazione a Tokyo 2020. Premio speciale nel dopo-gara
La rincorsa di Giorgia Bordignon alle Olimpiadi di Tokyo ha ottenuto un nuovo, importante, slancio: l’azzurra di Arsago Seprio, impegnata nella Coppa del Mondo di sollevamento pesi a Roma, ha ottenuto due medaglie di bronzo e, soprattutto, risultati in termini di chilogrammi sollevati, che le permettono di restare in ottima posizione nel ranking della sua categoria, quella al limite dei 64 chilogrammi.
La 32enne delle Fiamme Azzurre ha ottenuto la terza posizione nello strappo (prima medaglia, con 102 Kg), la quarta nello slancio (123 Kg) e soprattutto il terzo posto nel totale con 225 chilogrammi, risultato non lontano dalle sue migliori prestazioni in gara. Meglio di lei soltanto l’imprendibile Loredana Toma, la rumena che da anni è ai vertici della categoria (249 Kg totali!) e la giovane canadese Maude Charron capace di salire sino a quota 235, ben oltre la propria misura di iscrizione.
L’arsaghese, però, aveva soprattutto nel mirino l’accoppiata di atlete britanniche, Sarah Davies e Zoe Smith che però non hanno brillato: la prima si è fermata al quinto posto (217 Kg totali) alle spalle anche della cubana Marina Rodriguez, bronzo nello slancio e capace di impensierire fino all’ultimo Bordignon per il terzo posto complessivo; Smith invece non è andata oltre la settima piazza.
«Vincere due medaglie a Roma è una cosa stupenda: devo ancora realizzare che siano mie» ha detto Bordignon al termine della prova – «Il risultato è importantissimo in vista della qualificazione olimpica e soprattutto stanno tornando i “miei” risultati. È stato importante tenere alle spalle le inglesi che non hanno brillato, ora la preparazione sarà incentrata sugli Europei con gli stessi obiettivi: guadagnare altri punti di ranking e tenere lontane le principali avversarie in chiave qualificazione».
In pedana, l’atleta nata a Gallarate ha sfoggiato le calze portafortuna di Wonder Woman. Un modo, anche per stemperare la tensione. Lo stesso si può dire per il “premio” che Giorgia si è regalata in serata. «Il mio premio? Una bellissima carbonara». Meritata, visti gli sforzi, anche alimentari, necessari per rientrare nel peso previsto da ogni categoria. Al termine di una gara così importante, un piccolo sgarro è ovviamente ammesso.
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