Un kit caldo e accogliente per i bimbi nati fuori dall’ospedale
Cappellino, coperta e calzine di morbida lana saranno nella dotazione delle ambulanze in caso di parto per strada

Verranno consegnati a fine mese , il 25 gennaio, alle ambulanze di Varese, Como e Lecco i completini in morbida lana composti da copertina, cappellino e calzine destinati ai neonati
Una dotazione di emergenza nel caso i soccorritori delle ambulanze dovessero intervenire per bimbi nati durante il tragitto verso l’ospedale o in casa.
Nel 2019, il servizio della Soreu dei Laghi che copre le tre province, ha registrato ben 36 parti fuori dall’ospedale.
L’idea del progetto “Una calda accoglienza”, per prevenire problemi di ipotermia, è nata nel novembre scorso, durante un convegno che ha messo in luce le problematiche del parto in emergenza e ha permesso una formazione del personale delle ambulanze.
«Questo progetto – spiegano i referenti Alessandro Picone, infermiere dell’Aat 118 di Como e Stefania Vezzali, infermiera della Patologia Neonatale-Tin dell’Asst Lariana – ci offrirà l’occasione di sensibilizzare gli operatori del soccorso, soccorritori e personale sanitario, sui rischi connessi alla riduzione della temperatura corporea dei neonati alla nascita e sulle sue conseguenze. Verranno poi raccolti tutti i dati dei piccoli nati sul territorio e confrontati con le medie rilevate per i neonati partoriti in ospedale. L’obiettivo è capire se il mantenimento di una temperatura ideale dei bambini nati in ambito extra-ospedaliero possa rivelarsi funzionale nella riduzione di eventuali complicanze patologiche».
«Il controllo della temperatura corporea dei neonati è un’esigenza ancora oggi segnalata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità anche all’interno degli ospedali, quindi figuriamoci per un bimbo che nasce all’esterno – osserva Mario Barbarini, primario della Patologia Neonatale-Tin dell’Asst Lariana – Occorre sapere che la testa da sola rappresenta un terzo della superficie corporea di un neonato e la sua copertura è pertanto fondamentale per il mantenimento di una temperatura ottimale».
L’associazione “Cuore di maglia” ha messo a disposizione le sue volontarie per la realizzazione dei kit pensati per rispondere al problema dell’ipotermia, ossia il calo della temperatura corporea che se inferiore ai 36° nei neonati e soprattutto nei neonati prematuri, può comportare un aumento dei rischi di gravi complicanze per la salute.
Il progetto vede coinvolte le azienda ospedaliere di Varese e Como oltre ad Areu.
Si accettano donazioni per l’acquisto della lana: i fondi potranno essere versati direttamente sul conto corrente dell’associazione Cuore di Maglia (Iban IT88H0521610499000003339422) con la causale “Progetto Una calda accoglienza”.
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