Crisi delle edicole? Ecco la preghiera del decano dei giornalai di Busto Arsizio

L'edicolante di Sant'Edoardo Giuseppe Tagliabue ha scritto una preghiera a protezione degli edicolanti e ora vuole portarla all'attenzione del Papa

madonna dell'aiuto busto arsizio

L’edicolante bustocco Giuseppe Tagliabue invita a pregare la Madonna in aiuto del mondo editoriale e, in particolare, delle edicole che continuano a chiudere su tutto il territorio nazionale, di pari passo con la crisi delle vendite dei giornali. In attesa dell’uovo di Colombo che salvi un settore che fatica sempre di più a tenere il passo dei tempi, ecco la preghiera rivolta alla Madonna dell’Aiuto, rappresentata nel Santuario di piazza Santa Maria.

L’ideatore della preghiera rivolta a Maria per chiedere protezione e aiuto alle edicole, si chiama Giuseppe Tagliabue, è nato nel 1936 ed è uno dei decani delle edicole italiane, figlio di edicolanti e ancora oggi al timone di quella edicola in viale Alfieri (a Busto Arsizio), che, consapevole di un mondo editoriale in seria difficoltà, non ha mai voluto fare lo spettatore perdendosi d’animo e lo dimostra la sfilza dei suoi progetti, in corso d’opera e già realizzati, per portare avanti la sua attività e dare speranza al mondo editoriale.

Una delle tante idee di Giuseppe risale a vent’anni fa quando, con la collaborazione di monsignor Ravazzani della Parrocchia di San Giuseppe e di Silvano Provasi, attualmente rettore del Duomo di Monza, diede vita ad una preghiera per invocare dalla Madonna dell’Aiuto (venerata in Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio) protezione e supporto per gli edicolanti e le rispettive famiglie.

«Circa 20 anni fa sono andato dal Don Giuseppe Ravazzani e gli ho chiesto una mano per scrivere una preghiera e così, su delle mie indicazioni, Silvano Provasi l’ha scritta. Per farla diventare ufficiale, però, servono l’imprimatur (l’autorizzazione ufficiale, ndr) della curia vescovile e molta buona volontà» ha raccontato lo storico edicolante di viale Alfieri. «Ci si potrebbe chiedere perché proprio la Madonna dell’Aiuto – ammette Giuseppe – ma la risposta è semplice; è innanzitutto la Madonna di Busto Arsizio e in secondo luogo c’è un forte legame tra Busto Arsizio e il mondo editoriale. Il Corriere della Sera è infatti nato da gente di Busto, precisamente dalla famiglia Crespi» quindi, secondo Giuseppe, la preghiera non poteva che essere rivolta alla Madonna dell’Aiuto di Santa Maria di Piazza.

Inoltre, ci ricorda il decano amante delle origini, «gli stessi Crespi hanno creato il villaggio Crespi d’Adda (villaggio operaio costruito nel 1905 nel Bergamasco, ndr) in cui hanno fatto costruire una chiesa che è la riproduzione del santuario di Santa Maria di Piazza e all’interno si trova anche la Madonna dell’Aiuto».

La Madonna dell’Aiuto fa parte della sua vita, soprattutto dopo aver perso la moglie in un brutto incidente sulla strada e dopo il parto di sua figlia dove una strana coincidenza ha rafforzato la sua fede: «Continuo con i miei progetti, ma senza mia moglie non è più la stessa cosa, lei mi dava la carica, ora mi aiuta la Madonna dell’Aiuto che ho ritrovato persino sulla federa del cuscino dell’Ospedale di Genova, alla nascita della mia nipotina; non può essere che per sbaglio quella federa di Busto sia arrivata proprio sul letto di mia figlia».

L’augurio che si fa ora Giuseppe Tagliabue e che estende a tutti gli edicolanti, è di riuscire a portare questa preghiera a Roma, alla conoscenza del Santo Padre, «a nome mio e di tutti gli edicolanti» chiude Giuseppe senza più parole per l’emozione e la speranza di un mondo lavorativo che «va preservato».

Di seguito il testo della preghiera

La preghiera dell’edicolante
Vergine Maria, Madonna dell’Aiuto,
dall’annuncio dell’angelo
e dalla tua disponibilità al disegno del Padre
è iniziato in te, per tutta la storia umana,
un nuovo avvenimento di salvezza.

Il nostro lavoro è legato agli avvenimenti
tristi e lieti della vicenda umana.
Siamo umili servitori di notizie, di immagini
e di strumenti di lettura per il tempo libero.

Aiutaci a leggere in profondità
gli avvenimenti della nostra vita,
riconoscendo in essi la tua voce
e la tua parola di speranza.

Rendici capaci di offrire, insieme al giornale,
anche un volto che comunichi speranza
e solidarietà ai fratelli che incontriamo.

Fa’ che nel giorno consacrato
al tuo e nostro Signore
sappiamo trovare il tempo per l’Eucaristia.

Sostieni la nostra volontà di saper rinunciare
al facile guadagno e di saper proporre testi
che non offendono la dignità della persona
né la sacralità della Trinità Divina.

Anche tra noi colleghi fa’ che si instauri,
sempre più, un clima di collaborazione,
di aiuto e di ricerca del bene comune.

Sia il nostro lavoro umile e significativa azione
per l’affermarsi di un’informazione più vera,
più libera e capace di leggere
e di comunicare quegli avvenimenti
che sono segni reali della nostra storia
e della storia della salvezza.

A te, o Madonna dell’Aiuto,
affidiamo i nostri desideri,
confidiamo i nostri propositi
e chiediamo la tua materna protezione. Amen.

di
Pubblicato il 07 Febbraio 2020
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